venerdì, marzo 14, 2014
Due tecniche per cambiare colore e per personalizzare l’auto nei modi più fantasiosi. Ma in pochi minuti tutto torna come prima 

di Davide Bianchino 

Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta nella vita di cambiare colore alla propria auto. Ovviamente, quasi sempre, abbiamo rinunciato all’impresa per più di un motivo. Riverniciare totalmente un’auto è un operazione complessa da affidare solo a mani esperte e può quindi risultare molto costosa. Ma il vero freno è spesso costituito dall’impossibilità a tornare indietro>. La riverniciatura totale di un’auto è infatti un intervento permanente che poche persone sono disposte ad affrontare. Senza contare il deprezzamento che subirebbe l’auto al momento della sua rivendita.

Oggi però la tecnologia ci viene in aiuto con diversi sistemi. Da alcuni anni sono particolarmente in voga le pratiche del “wrapping” e del “dipping”. Si tratta di interventi diversi tra loro ma con il medesimo scopo: cambiare colore alla propria auto in modo non permanente. E, cosa non trascurabile, con costi inferiori rispetto ad una riverniciatura. Il wrapping è una tecnica di decorazione che utilizza particolari pellicole da incollare alla carrozzeria. Ma non pensate di poterlo fare da soli. Si tratta di un’operazione complessa che richiede mani esperte ed attrezzi adeguati per una buona riuscita. Avete mai visto quei Suv con uno strano colore nero opaco? O addirittura con una livrea mimetica verde militare? (ormai famosa nel mondo del gossip la Jeep mimetica di Lapo Elkann).

Ebbene quelli sono tipici esempi di cosa si può fare oggi con il wrapping. Va subito chiarito che l’operazione non è tra le più economiche. Per un’utilitaria si possono spendere dalle 1.500 alle 2.800 euro a seconda del tipo di pellicola che si vuole applicare. Il wrapping consente quindi di cambiare completamente colore alla propria auto (o moto), ma anche di renderla originale e fantasiosa a seconda dei propri gusti. Pastello, metallizzato, lucido, opaco, cromato, tweed, jeans: sono centinaia le varianti a disposizione. Inoltre, la pellicola protegge la vernice originale dai piccoli graffi e dall’usura del tempo dovuta a sole e pioggia.

Il dipping è invece un sistema che utilizza una particolare vernice da spruzzare sulla carrozzeria. La modalità è quindi la stessa di una verniciatura a spruzzo convenzionale ma il liquido utilizzato nasconde qualcosa di magico e rivoluzionario. Si tratta del “plasti dip”, un originale prodotto americano che consente di staccare letteralmente il materiale in eccesso come fosse un adesivo. Ad esempio, se si vogliono verniciare i cerchioni della propria auto basta spruzzare direttamente il plasti dip sui cerchi senza preoccuparsi troppo del colore che andrà a finire sui pneumatici.

Una volta asciugato, il plasti dip in eccesso verrà via semplicemente strappandolo con le mani. Volete cambiare colore ai gusci dei vostri specchietti retrovisori esterni? Comprate una bomboletta spray di plasti dip e spruzzatela direttamente sull’oggetto interessato. Se un po’ di vernice dovesse andare a finire sulla carrozzeria o sui vetri basterà aspettare che asciughi per strapparla via. Ovviamente il plasti dip può essere usato su qualsiasi altro mezzo o oggetto (moto, scooter, casco, ecc.). E il giorno in cui vi sarete stancati di quel colore non dovrete far altro che staccarlo con la stessa procedura per poi magari verniciarlo di nuovo di un colore diverso.

Per inciso va specificato però che il plasti dip non avrà mai la resa qualitativa del wrapping. Ma è anche vero che i costi non sono nemmeno paragonabili. Questo significa che se avete voglia di cambiare provvisoriamente colore alla vostra auto o al vostro scooter e vi dilettate di tanto in tanto con il fai da te, allora troverete sicuramente soddisfazione nell’utilizzo di questa originale “gomma liquida”.

Dal Blog LPL di Davide Bianchino "Automaniaco"

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa