giovedì, marzo 06, 2014
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese. Gesualdo Bufalino (Il malpensante, 1987) 

 "De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani

Quanto proclama, Renzi! Tra una scuola e l’altra, il presidente del Consiglio trova sempre il tempo per le grandi promesse; è come prendere le ricette dal dottore: sono una costante e, sembrano, irreversibili. Al confronto di Renzi, l’arte Berlusconiana degli annunci era frutto di dilettantismo assoluto. Ma dove sono, al momento, le promesse renziane? La tanto sbandierata riforma elettorale (già in ritardo) sta diventando part-time: valida solo per la Camera. Per mercoledì prossimo, è prevista una conferenza stampa per spiegare il Jobs act (che qualcuno, improvvido, chiama ‘piano lavoro’), le misure per la scuola e il piano casa: vedremo e ascolteremo. “Serve uno choc”, dice più volte Renzi, e, proprio oggi, c’è ne viene propinato uno. Riguarda i debiti, più cospicui, lasciati dal precedente governo: “Sapevamo, ma siamo gentiluomini e non abbiamo calcato la mano”, dice Renzi. Chi gentiluomo non è, e non sapeva, deve accontentarsi dell’ennesima brutta sorpresa: un debito “silenziato”.
Stasera, Matteo Renzi ospiterà a cena John Kerry, a Villa Taverna. La taverna dei desideri: forse una sbronza sarebbe salvifica.

Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se i cittadini preferiscano essere presi, compresi o sorpresi.

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