Il ritorno di Flavia Pennetta a grandi livelli. L’aria profumata dal tennis che guardavamo con nostalgia dai tempi di Adriano Panatta, quando correvano i favolosi anni settanta.
Una Pennetta grande come gli Stati Uniti ottiene un successo storico per il tennis italiano: il torneo di Indian Wells. E’ un trionfo che rientra in quei misteri che rendono lo sport così magico; perché pensando che la 32enne brindisina stava per ritirarsi l’anno scorso, a causa di un brutto infortunio al polso, ha le dimensioni della favola, del sogno che si realizza. Però a Flavia il sorriso non manca mai, e vedendola raggiante nelle foto durante il periodo di riabilitazione, potevamo forse intuire che i propositi di ritiro erano più un atto scaramantico che una reale intenzione .
Flavia ha dimostrato di conoscere il sacrificio e la determinazione, i pilastri dello sport, ed è tornata in campo più forte che mai. E’proprio sui campi americani che la Pennetta va sempre a nozze, come dimostrano i risultati agli Us Open e Cincinnati (dove è arrivata ai quarti e alle semifinali) e a Los Angeles dove ha vinto il torneo arrivando nelle prime 10 della classifica mondiale. Stavolta è sul cemento di Indian Wells, in California, che la brindisina mette in mostra tutta la sua classe. Un splendido torneo quello di Flavia, che vince con una finale sul velluto battendo la polacca Agnieszka Radwańska, numero 3 della classifica mondiale, con un 6-2, 6-1.
Per trovare la precedente vittoria della Pennetta in un torneo, bisogna risalire al 2010 sul campo di Marbella.
Da oggi, invece, Flavia Pennetta rientra nel grande giro raggiungendo il numero 12 della classifica WTA: e il suo sorriso, dopo la vittoria, ci ripaga di tanta attesa. Ma c’è di più: il tennis femminile ha ormai una “quota rosa” da servizio vincente – la Schiavone, l’Errani e la Pennetta sono tra le prime quindici al mondo – dandoci una gioia e una speranza fascinosa come Wimbledon.
di Danilo Stefani
Una Pennetta grande come gli Stati Uniti ottiene un successo storico per il tennis italiano: il torneo di Indian Wells. E’ un trionfo che rientra in quei misteri che rendono lo sport così magico; perché pensando che la 32enne brindisina stava per ritirarsi l’anno scorso, a causa di un brutto infortunio al polso, ha le dimensioni della favola, del sogno che si realizza. Però a Flavia il sorriso non manca mai, e vedendola raggiante nelle foto durante il periodo di riabilitazione, potevamo forse intuire che i propositi di ritiro erano più un atto scaramantico che una reale intenzione .
Flavia ha dimostrato di conoscere il sacrificio e la determinazione, i pilastri dello sport, ed è tornata in campo più forte che mai. E’proprio sui campi americani che la Pennetta va sempre a nozze, come dimostrano i risultati agli Us Open e Cincinnati (dove è arrivata ai quarti e alle semifinali) e a Los Angeles dove ha vinto il torneo arrivando nelle prime 10 della classifica mondiale. Stavolta è sul cemento di Indian Wells, in California, che la brindisina mette in mostra tutta la sua classe. Un splendido torneo quello di Flavia, che vince con una finale sul velluto battendo la polacca Agnieszka Radwańska, numero 3 della classifica mondiale, con un 6-2, 6-1.
Per trovare la precedente vittoria della Pennetta in un torneo, bisogna risalire al 2010 sul campo di Marbella.
Da oggi, invece, Flavia Pennetta rientra nel grande giro raggiungendo il numero 12 della classifica WTA: e il suo sorriso, dopo la vittoria, ci ripaga di tanta attesa. Ma c’è di più: il tennis femminile ha ormai una “quota rosa” da servizio vincente – la Schiavone, l’Errani e la Pennetta sono tra le prime quindici al mondo – dandoci una gioia e una speranza fascinosa come Wimbledon.
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