I falsi invalidi non finiscono mai!
Il fascino dei tacchi a spillo ha inguaiato una gentile signora romana di cinquantadue anni che per la sua A.S.L. risultava una povera invalida nemmeno in grado di deambulare. La signora, in prossimità della residenza usava le stampelle o la sedia a rotelle, solo che le rotelle della carrozzina han poco o nulla da vedere con vertiginosi tacchi a spillo con cui è stata, malauguratamente per lei, sorpresa a passeggiare disinvoltamente per strada, lontana da casa, dagli attenti N.A.S. dei carabinieri in sevizio a Latina. “Vuoi vedere, - Si è detto un solerte agente – Che qui gatta ci cova?”
E ha visto davvero giusto. La gatta ci covava! La gentile signora risultava invalida al cento per cento e percepiva quindi tutti gli emolumenti che la legge prevede per gli sfortunati portatori di handicap. Si fosse trattato di un qualche miracolo? Pare che ogni tanto qualcuno ne avvenga ma stavolta si trattava di frode allo Sato. Ah! I tacchi a spillo! Questa volta hanno punto davvero!
E' scattata quindi la denuncia, alla Procura della Repubblica di Latina, per lei e per un medico chirurgo in pensione, non iscritto all'albo, che aveva stilato le false attestazioni presentate per il riconoscimento dell'invalidità. Altro bel caso di inciviltà tutta nostrana espressione di una malasocietà sempre più diffusa che va a detrimento delle persone oneste e magari veramente bisognose di sostegno.
dal Blog Lpl "Malsocietà" di Silvio Foini
Il fascino dei tacchi a spillo ha inguaiato una gentile signora romana di cinquantadue anni che per la sua A.S.L. risultava una povera invalida nemmeno in grado di deambulare. La signora, in prossimità della residenza usava le stampelle o la sedia a rotelle, solo che le rotelle della carrozzina han poco o nulla da vedere con vertiginosi tacchi a spillo con cui è stata, malauguratamente per lei, sorpresa a passeggiare disinvoltamente per strada, lontana da casa, dagli attenti N.A.S. dei carabinieri in sevizio a Latina. “Vuoi vedere, - Si è detto un solerte agente – Che qui gatta ci cova?”
E ha visto davvero giusto. La gatta ci covava! La gentile signora risultava invalida al cento per cento e percepiva quindi tutti gli emolumenti che la legge prevede per gli sfortunati portatori di handicap. Si fosse trattato di un qualche miracolo? Pare che ogni tanto qualcuno ne avvenga ma stavolta si trattava di frode allo Sato. Ah! I tacchi a spillo! Questa volta hanno punto davvero!
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dal Blog Lpl "Malsocietà" di Silvio Foini
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È presente 1 commento
Mah , ogni giorno (e per fortuna ) se ne scopre qualcuno di questi furbetti ! Ma mi chiedo : non saranno un po' distratti gli impiegati che devono verificare la correttezza dei documenti o sono loro i veri andicappati ?..
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