domenica, febbraio 02, 2014
“Ci siamo chiesti la reale necessità di questi vaccini. Non sappiamo perché se ne facciano tanti anche su chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il ministro della Difesa faccia un passo indietro limitando al massimo l'utilizzo di questi vaccini in particolare per chi è in servizio in Italia”.

Informasalus - La Repubblica.it, che sta portando avanti l'inchiesta “Vaccinati a morte”, riporta l'allarme sulle conseguenze della pratica di vaccinare tanto e con urgenza lanciato dal Cocer dell'Aeronautica, ovvero la rappresentanza del personale in divisa. “Non sappiamo perché se ne facciano tanti anche su chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il ministro della Difesa faccia un passo indietro limitando al massimo l'utilizzo di questi vaccini in particolare per chi è in servizio in Italia”, afferma il sergente maggiore Antonsergio Belfiori che rappresenta l'Aeronautica nel Cocer interforze.

La Repubblica.it riporta la testimonianza di Daniela, una donna di 35 anni ammalatasi dopo essere stata sottoposta a dosi massicce e ripetute di vaccini. Oggi carabiniere, Daniela era entrata nell'esercito nel 2000. Sportiva e in perfetto stato di salute fino alla sera in cui non le sono stati somministrati otto vaccini insieme e si sentì male. Le avevano fatto il cocktail previsto anche per tutte le altre, nonostante avesse segnalato di aver avuto alcune di quelle malattie per cui la stavano vaccinando. Dopo due settimane, malgrado le reazioni avverse, le fecero i richiami. Da allora tutto cambiò: le sue difese immunitarie sembravano crollate e aborti continui prima di riuscire ad avere due bimbi. Al sesto mese di gravidanza le prognosticarono la parotite, una malattia che aveva avuto da piccola e per la quale le era stato inoculato comunque il vaccino. Oggi Daniela è affetta da connettivite indifferenziata, una grave malattia autoimmune che raccoglie i sintomi di molte altre.

Numerosi studi scientifici, riferisce La Repubblica.it, dimostrano che, arrivati a cinque vaccini somministrati nello stesso periodo, il sistema immunitario va in tilt e le difese si abbassano di oltre il 70 per cento.

Ad essersi ammalati in questo modo sarebbero oltre tremila i giovani sottoposti a troppe vaccinazioni in poco tempo e poi mandati in giro con le difese immunitarie menomate.

“Ci metto la faccia perché voglio chiarezza e risposte su quello che ci è stato fatto. Perché non accada ad altri. Perché si informino sui rischi. Diverse delle mie compagne di corso si sono ammalate, qualcuna non c'è più”.


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