"Diffidenza cresciuta a livelli pericolosi".
New York (WSI) - "C'è un basso livello di fiducia strategica tra Stati Uniti e Cina che potrebbe rendere le relazioni bilaterali più turbolente". E’ l’allarme contenuto in un un recente rapporto pubblicato congiuntamente dal Carnegie Endowment for International Peace e l’associazione China Strategic Culture Promotion Association pubblicato sul sito The Diplomat. Non è un argomento nuovo, quello della diffidenza reciproca tra i due stati, nel mondo della politica internazionale. Due anni fa in un altro rapporto della Brookings Institution si leggeva: "Sebbene sia Pechino e Washington considerino a livello diplomatico il rapporto Usa-Cina come il più importante al mondo, la diffidenza sulle reciproche intenzioni a lungo termine ("sfiducia strategica") è cresciuta ad un livello pericoloso".
Nel report si sottolinea: "Gli Stati Uniti e la Cina hanno buone ragioni per provare nelle relazioni diplomatiche reciproca diffidenza. E questo non cambierà tanto presto. Pertanto, l'obiettivo dovrebbe essere quello di trovare il modo di gestire il rapporto bilaterale senza fiducia strategica".
Ma quali sono le ragioni alla base della diffidenza reciproca? "In generale, la fiducia è una merce rara nel mondo della politica internazionale" si legge nel report.
"In secondo luogo, la politica internazionale è iper - competitiva. Ogni stato ha un forte incentivo a ottenere un vantaggio su altre. Si pensi alla questione ambientale. Su questo terreno ci sono in ballo significativi vantaggi economici, che potrebbero derivare dall’assunzione da parte di un paese dell’assunzione di una quota maggiore del carico per affrontare per esempio la questione del cambiamento climatico. Ecco quindi perchè la Cina e molti paesi in via di sviluppo sostengono che gli Stati Uniti e l'Occidente dovrebbero sopportare una quota sproporzionata degli oneri in materia di cambiamento clima, e perché Washington e i suoi alleati si rifiutano di rispondere a queste esigenze".
Ma non finisce qui. Il terreno su cui si alimenta la reciproca diffidenza si gioca nell’area del Pacifico Occidentale. "L'interesse degli Stati Uniti è nel preservare l'attuale status- quo, che è un ordine regionale costruito intorno agli Usa. L'interesse della Cina al contrario è quello della ricostruzione dello status - quo regionale che esisteva prima dell'arrivo degli europei, cioè sino-centrica".
New York (WSI) - "C'è un basso livello di fiducia strategica tra Stati Uniti e Cina che potrebbe rendere le relazioni bilaterali più turbolente". E’ l’allarme contenuto in un un recente rapporto pubblicato congiuntamente dal Carnegie Endowment for International Peace e l’associazione China Strategic Culture Promotion Association pubblicato sul sito The Diplomat. Non è un argomento nuovo, quello della diffidenza reciproca tra i due stati, nel mondo della politica internazionale. Due anni fa in un altro rapporto della Brookings Institution si leggeva: "Sebbene sia Pechino e Washington considerino a livello diplomatico il rapporto Usa-Cina come il più importante al mondo, la diffidenza sulle reciproche intenzioni a lungo termine ("sfiducia strategica") è cresciuta ad un livello pericoloso".
Nel report si sottolinea: "Gli Stati Uniti e la Cina hanno buone ragioni per provare nelle relazioni diplomatiche reciproca diffidenza. E questo non cambierà tanto presto. Pertanto, l'obiettivo dovrebbe essere quello di trovare il modo di gestire il rapporto bilaterale senza fiducia strategica".
Ma quali sono le ragioni alla base della diffidenza reciproca? "In generale, la fiducia è una merce rara nel mondo della politica internazionale" si legge nel report.
"In secondo luogo, la politica internazionale è iper - competitiva. Ogni stato ha un forte incentivo a ottenere un vantaggio su altre. Si pensi alla questione ambientale. Su questo terreno ci sono in ballo significativi vantaggi economici, che potrebbero derivare dall’assunzione da parte di un paese dell’assunzione di una quota maggiore del carico per affrontare per esempio la questione del cambiamento climatico. Ecco quindi perchè la Cina e molti paesi in via di sviluppo sostengono che gli Stati Uniti e l'Occidente dovrebbero sopportare una quota sproporzionata degli oneri in materia di cambiamento clima, e perché Washington e i suoi alleati si rifiutano di rispondere a queste esigenze".
Ma non finisce qui. Il terreno su cui si alimenta la reciproca diffidenza si gioca nell’area del Pacifico Occidentale. "L'interesse degli Stati Uniti è nel preservare l'attuale status- quo, che è un ordine regionale costruito intorno agli Usa. L'interesse della Cina al contrario è quello della ricostruzione dello status - quo regionale che esisteva prima dell'arrivo degli europei, cioè sino-centrica".
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.