In occasione del quinto anniversario dell'arresto dell'attivista e Premio Nobel per la pace, il Segretario di Stato Usa chiede alla Cina il suo rilascio, la liberazione della moglie (ai domiciliari senza alcuna accusa dal 2010) e quella di tutti gli altri attivisti "che hanno solo esercitato la propria libertà di espressione".
Asianews -
Il governo degli Stati Uniti "è molto preoccupato" dalla detenzione di Liu Xiaobo e di tutti quegli altri attivisti "che hanno soltanto esercitato in modo pacifico il proprio diritto universale alla libertà di espressione". Per questo, Washington chiede alla Cina "di rilasciare Liu, sua moglie Liu Xia e tutti gli altri". Lo scrive il Segretario di Stato John Kerry in un documento ufficiale reso noto oggi, in occasione del quinto anniversario dell'arresto di Liu Xiaobo per "sovversione".
Liu, Premio Nobel per la pace 2010 è stato arrestato nella notte fra l'8 e il 9 dicembre del 2008, subito dopo aver pubblicato online la prima stesura del suo manifesto per la democrazia, e condannato a 11 anni di prigione per "incitamento alla sovversione contro lo Stato", dopo aver aiutato alla stesura della Carta 08 e aver pubblicato sul web alcuni articoli sulla democrazia. Sua moglie è obbligata agli arresti domiciliari senza alcuna condanna e spesso privata del diritto di visitare suo marito.
Liu Xiaobo è uno degli spiriti più illuminati della Cina contemporanea. Quando è stato nominato per il Nobel, Liu era già in prigione da due anni (dal dicembre 2008). Alla cerimonia per ricevere il Premio, il 10 dicembre 2010, vi era una sedia vuota. Il governo cinese aveva diffidato, dissidenti e amici della famiglia di Liu, di andare a Oslo, rifiutandosi di rilasciare i passaporti e promettendo rappresaglie economiche verso la Norvegia.
Nel documento del Dipartimento di Stato Usa si legge: "Siamo molto preoccupati da questa situazione. Invitiamo con forza le autorità cinesi a rilasciare Liu Xiaobo, annullare gli arresti domiciliari per sua moglie e garantire a lui e alla sua famiglia la libertà e la tutela dei diritti umani riconosciute a livello internazionali. Continuiamo a credere che il rispetto dei diritti umani internazionali sia fondamentale per la crescita economica, la prosperità e la stabilità sul lungo periodo della Cina".
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Il governo degli Stati Uniti "è molto preoccupato" dalla detenzione di Liu Xiaobo e di tutti quegli altri attivisti "che hanno soltanto esercitato in modo pacifico il proprio diritto universale alla libertà di espressione". Per questo, Washington chiede alla Cina "di rilasciare Liu, sua moglie Liu Xia e tutti gli altri". Lo scrive il Segretario di Stato John Kerry in un documento ufficiale reso noto oggi, in occasione del quinto anniversario dell'arresto di Liu Xiaobo per "sovversione".Liu, Premio Nobel per la pace 2010 è stato arrestato nella notte fra l'8 e il 9 dicembre del 2008, subito dopo aver pubblicato online la prima stesura del suo manifesto per la democrazia, e condannato a 11 anni di prigione per "incitamento alla sovversione contro lo Stato", dopo aver aiutato alla stesura della Carta 08 e aver pubblicato sul web alcuni articoli sulla democrazia. Sua moglie è obbligata agli arresti domiciliari senza alcuna condanna e spesso privata del diritto di visitare suo marito.
Liu Xiaobo è uno degli spiriti più illuminati della Cina contemporanea. Quando è stato nominato per il Nobel, Liu era già in prigione da due anni (dal dicembre 2008). Alla cerimonia per ricevere il Premio, il 10 dicembre 2010, vi era una sedia vuota. Il governo cinese aveva diffidato, dissidenti e amici della famiglia di Liu, di andare a Oslo, rifiutandosi di rilasciare i passaporti e promettendo rappresaglie economiche verso la Norvegia.
Nel documento del Dipartimento di Stato Usa si legge: "Siamo molto preoccupati da questa situazione. Invitiamo con forza le autorità cinesi a rilasciare Liu Xiaobo, annullare gli arresti domiciliari per sua moglie e garantire a lui e alla sua famiglia la libertà e la tutela dei diritti umani riconosciute a livello internazionali. Continuiamo a credere che il rispetto dei diritti umani internazionali sia fondamentale per la crescita economica, la prosperità e la stabilità sul lungo periodo della Cina".
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