Tra pochi minuti Silvio Berlusconi si affaccerà dal balcone di Palazzo Grazioli in Via del Plebiscito per raccogliere il sostegno e la solidarietà dei suoi fedelissimi. 

Il popolo di Forza Italia è pronto a stringersi attorno a Silvio Berlusconi per sostenerlo in queste ore che ci separano dal voto sulla decadenza del leader di centrodestra. Il verdetto dell'aula del Senato che voterà sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore dopo la condanna nel processo Mediaset e sulla base della legge Severino è atteso per le ore 17. L'ex premier non ha alcuna intenzione di fare passi indietro ed ha chiamato la piazza a manifestare.

"Questo è solo l'inizio", ha dichiarato Berlusconi: "Io sono un perseguitato, e il Parlamento non deve cedere la sovranità ad una Magistratura incontrollabile'. Sulla manifestazione è poi sorta una polemica tra gli esponenti di Forza Italia e le forze dell'ordine che hanno rimosso uno striscione apparso su una delle facciate di Palazzo Grazioli con la scritta "è un colpo di stato" . In mattinata, l'Aula di Palazzo Madama, con una votazione per alzata di mano, ha respinto tutte le questioni pregiudiziali e le sospensive per la decadenza di Silvio Berlusconi.

Le previsioni sul voto - Trattandosi di voto "palese", allo stato attuale i numeri del Senato condannerebbero Silvio Berlusconi alla decadenza. Facendo i conti, infatti, i parlamentari pronti a votare contro il Cavaliere sarebbero 201, o 198, qualora non si presentassero al voto i 3 senatori a vita recentemente nominati dal Presidente Napolitano. Claudio Abbado, il quarto, non verrà per ragioni di salute, come anche l'ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. I Senatori sono arrivati da poco in Aula, scatenando le polemiche di diversi esponenti di Forza Italia. Insomma, la bilancia pende a favore di coloro che esprimeranno un giudizio favorevole alla decadenza di Berlusconi, in quanto si attendono 40 (o 37) voti in più dei "si" rispetto alla maggioranza assoluta dell'assemblea che è di 161. Dovrebbe invece assestarsi intorno a quota 117, il fronte dei "no" alla decadenza: 62 di FI, 10 di Gal, 16 della Lega, 20 del Ncd.