A dieci anni dall’Alleanza strategica in 24 punti stretta fra Brasile e Perù, il valore del commercio bilaterale è passato da 600 milioni di dollari a 3 miliardi con il gigante sudamericano ormai terzo fornitore di prodotti per il paese andino nonché ottavo acquirente.

Misna - Sono solo alcuni dati emersi in occasione dell’inaugurazione, a Lima, del Forum imprenditoriale Perù-Brasile che riunisce centinaia di businessmen di entrambe i paesi, alla presenza di Dilma Rousseff e del suo ospite, Ollanta Humala. Dilma ha elogiato l’alleanza, segnalando che l’obiettivo condiviso è migliorarla rafforzando l’integrazione fisica e commerciale: sull’ultimo punto ha insistito sulla progressiva eliminazione di “tutte le barriere doganali e non” chiedendo il libero accesso dei prodotti brasiliani al Perù, per una sorta di reciprocità, dal momento che i peruviani entrano senza tasse dal 2012 in Brasile grazie a un accordo con il Mercosur, il mercato comune sudamericano.

Rousseff ha colto l’occasione per precisare che gli investimenti peruviani in Brasile si concentrano nel settore bancario e alimentare con la presenza di 50 aziende che creano circa 30.000 posti di lavoro diretti. Le relazioni bilaterali, ha insistito, sono state stimolate anche da progetti strutturali, come la Strada Interoceanica che unisce il sud del Perù a città brasiliane come Acre e Rio Branco.

Da parte sua Humala ha riconosciuto le “molte opportunità” per i peruviani grazie all’alleanza strategica con l’importante vicino: “Siamo in competizione, non con il Brasile, ma con blocchi molto grandi come l’Asia” ha sottolineato il presidente peruviano prima di segnalare che sia Lima che Brasilia necessitano di approfondire l’accesso ad altri mercati, in primis quello dell’Africa.

Secondo dati ufficiali di Lima ricordati in occasione del Forum, le esportazioni peruviane verso il Brasile fra gennaio e agosto 2013 hanno raggiunto 1,165 miliardi di dollari; le importazioni 1,493 miliardi di dollari.