sabato, settembre 21, 2013
La psicospiritualità è il percorso che il celebre psicoterapeuta cattolico Valerio Albisetti indica per diventare sempre più consapevoli, vincere le proprie nevrosi e riscoprire il proprio essere più autentico

di Carlo Mafera

La ricerca di senso è il motivo dominante che caratterizza tutti i libri di Valerio Albisetti. La sua è quindi una psicoterapia di orientamento esistenziale che si richiama molto alla scuola di Victor Frankl. L’uomo contemporaneo si pone delle domande su se stesso, sulla sofferenza, sul dolore e quindi sul loro significato e sul modo di trascenderli. Il cogito cartesiano non basta più e la semplice razionalità non spiega gli interrogativi più profondi che l’esistere ci dà. C’è un altro verbo che emerge dall’interno della nostra anima: è il verbo sentire (Sentio ergo sum), qualcuno ha detto al posto del “Cogito ergo sum” di Cartesio. Valerio Albisetti, incontrando i suoi fedeli lettori che lo seguono da anni, ribadisce ancora una volta in questo suo nuovo libro che il solo viaggio che ci possa salvare è quello all’interno di noi stessi, alla scoperta della nostra anima. La psiche rimane in superficie manipolabile, condizionabile da mille fattori ambientali, sociali, culturali e soprattutto familiari. Ed è per questo che si ammala. Spesso scissa dal corpo non ascolta i suoi preziosi segnali e va alla deriva annegando nei subdoli messaggi dei mass-media.

Ma la cura è a portata di mano. Basta sentire la presenza dello Spirito dentro di noi. Scendere un pochino al piano di sotto e trovare l’anima che invece non è manipolabile, non si ammala mai e contiene tutte le risposte ai nostri quesiti altrimenti irrisolti. In questo viaggio interiore, dice Albisetti “Dio, l’altro, se stessi e il mondo vengono vissuti in una nuova dimensione, a un livello diverso da quello ordinario: non più in opposizione, ma in integrazione, non più separatamente, ma simbolicamente”. E ciò significa che tutto viene unito, integrato, interconnesso, come per esempio lo spazio e il tempo, il vuoto e il pieno, la morte e la vita.

Ecco il nocciolo della particolare psicoterapia di Albisetti: “La psicospiritualità non crea l’unità, ma la ristabilisce, non l’inventa ma la riscopre. In questo senso diviene sinonimo di capacità mistica e contemplativa, capace di andare oltre le divisioni, le opposizioni, i dualismi, che producono la perdita di direzione e di orientamento”. E mi piace concludere con questo suo pensiero che esemplifica ancor di più il tema di questo prezioso libro: “La fede in Dio dona la dimensione simbolica, che rimane l’unica che ci potrà salvare. La fede ci fa dono di quel ’Centro’> in cui tutto il reale si ricompone in unità dinamica di energia quantica e le opposizioni si trasformano in polarità costruttive”.


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