Il tribunale del Riesame di Roma, ha ordinato la scarcerazione di Vincenzo Triassi, boss siciliano vicino al clan Cuntrera-Caruana, estradato di recente dalla Spagna. Arrestato nell’ambito dell’operazione Nuova Alba sui clan del litorale romano.
LiberaInformazione - Vincenzo Triassi torna libero. Il riesame riconosce l’attualità dell’associazione mafiosa. Dei cinquanta arrestati dalla polizia, sono già tornati in libertà 24 indagati. Il boss originario di Siculiana era stato estradato il 27 agosto dalla Spagna. Vincenzo Triassi, sfuggito a un attentato sul litorale romano nel 2010 era stato arrestato a Malaga dalla polizia spagnola e dalla Mobile di Roma. I fratelli Vito e Vincenzo Triassi, sono legati al clan di trafficanti internazionali Cuntrera originari di Siculiana, in provincia di Agrigento. Il pentito Sebastiano Cassia rivela al procuratore Giuseppe Pignatone e al pm Ilaria Calò. ”I Triassi sono i luogotenenti di Cuntrera Gaspare, Pasquale e Paolo. Per loro gestiscono il traffico di cocaina e l’usura. Ho avuto modo di incontrare due volte i fratelli Cuntrera a casa dei Triassi, una volta a casa di Vito l’altra da Vincenzo, nel 2006/2007. Per due volte, prima direttamente, poi tramite i Triassi, mi venne chiesto dai Cuntrera di commettere degli omicidi nei confronti della famiglia Spada di Ostia”.
Cocaina, estorsioni, usura, rapporti con la politica. I Triassi controllano una sala giochi a Ostia. Il 15 luglio gli sgherri dei Triassi respingono l’attacco della banda rivale degli Spada proprio all’ingresso del mini casinò di Ostia. Ma al Riesame non basta. Vincenzo Triassi è libero. Il fratello Vito, per ora, resta in carcere.
LiberaInformazione - Vincenzo Triassi torna libero. Il riesame riconosce l’attualità dell’associazione mafiosa. Dei cinquanta arrestati dalla polizia, sono già tornati in libertà 24 indagati. Il boss originario di Siculiana era stato estradato il 27 agosto dalla Spagna. Vincenzo Triassi, sfuggito a un attentato sul litorale romano nel 2010 era stato arrestato a Malaga dalla polizia spagnola e dalla Mobile di Roma. I fratelli Vito e Vincenzo Triassi, sono legati al clan di trafficanti internazionali Cuntrera originari di Siculiana, in provincia di Agrigento. Il pentito Sebastiano Cassia rivela al procuratore Giuseppe Pignatone e al pm Ilaria Calò. ”I Triassi sono i luogotenenti di Cuntrera Gaspare, Pasquale e Paolo. Per loro gestiscono il traffico di cocaina e l’usura. Ho avuto modo di incontrare due volte i fratelli Cuntrera a casa dei Triassi, una volta a casa di Vito l’altra da Vincenzo, nel 2006/2007. Per due volte, prima direttamente, poi tramite i Triassi, mi venne chiesto dai Cuntrera di commettere degli omicidi nei confronti della famiglia Spada di Ostia”.
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