Le nuove sfide della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum passano da Assisi e Ragusa con due importanti progetti su 'carisma francescano' e 'dialogo'.
Il carisma francescano e il dialogo interculturale sono al centro di due
importanti progetti che impegneranno la Pontificia Facoltà teologica “San
Bonaventura” Seraphicum sin dal prossimo autunno e che toccano due realtà
molto diverse tra loro: Assisi, la città di san Francesco, e Ragusa centro
di una marcata convivenza tra culture differenti Nei giorni scorsi il capitolo conventuale del Seraphicum ha ospitato il
custode del Sacro Convento di Assisi, p. Mauro Gambetti, assieme all'intero
Definitorio ovvero l'organismo di governo. Un momento di estrema importanza per il Seraphicum, tanto più che “ci
troviamo in una fase storica – ha sottolineato il guardiano p. Felice
Fiasconaro – in cui è cresciuto il desiderio dei nostri contemporanei di
'vedere Francesco' e di conoscere il carisma francescano”.
I francescani, da sempre attenti alle esigenze dell'uomo, hanno così messo la prima pietra di un progetto nato sulla base di uno scambio di vedute tra lo stesso p. Gambetti e il preside della Facoltà p. Domenico Paoletti. Con un significativo momento di incontro a gennaio, quando i frati del Seraphicum trascorreranno tre giorni ad Assisi per una riflessione congiunta sul messaggio di Assisi nell'oggi.
“La comune volontà – spiega p. Paoletti – è di coniugare cuore e mente, ovvero Assisi come centro del carisma francescano e il Seraphicum come centro di formazione accademica e culturale. Una grande opportunità di reciproco scambio tra le due più significative realtà dell'Ordine, così da recuperare e promuovere uno spessore culturale delle nostre presenze, attraverso una mente che ama e un cuore che pensa, secondo l'approccio sapienziale, tipico del francescanesimo”.
La collaborazione tra questi due centri francescani consentirebbe un reciproco scambio, da una parte con la partecipazione dei frati del Seraphicum alla pastorale del santuario, dall'altra “attingendo” da Assisi rinnovati stimoli in termini spirituali ma anche sul piano dell'incontro e del dialogo.
E a proposito di incontro, nei giorni scorsi la Facoltà ha firmato l'atto di collaborazione e approvazione dello statuto della Cattedra di dialogo tra le culture che ha sede a Ragusa. L'incontro tra il preside Paoletti, il vescovo della città siciliana monsignor Paolo Urso e p. Biagio Aprile direttore della Cattedra, formalizza una sinergia in atto da qualche anno e che punta a rispondere sempre più alle sfide dei flussi di immigrazione che fanno del territorio ragusano un crocevia tra culture, religioni e razze.
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importanti progetti che impegneranno la Pontificia Facoltà teologica “San
Bonaventura” Seraphicum sin dal prossimo autunno e che toccano due realtà
molto diverse tra loro: Assisi, la città di san Francesco, e Ragusa centro
di una marcata convivenza tra culture differenti Nei giorni scorsi il capitolo conventuale del Seraphicum ha ospitato il
custode del Sacro Convento di Assisi, p. Mauro Gambetti, assieme all'intero
Definitorio ovvero l'organismo di governo. Un momento di estrema importanza per il Seraphicum, tanto più che “ci
troviamo in una fase storica – ha sottolineato il guardiano p. Felice
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'vedere Francesco' e di conoscere il carisma francescano”.
I francescani, da sempre attenti alle esigenze dell'uomo, hanno così messo la prima pietra di un progetto nato sulla base di uno scambio di vedute tra lo stesso p. Gambetti e il preside della Facoltà p. Domenico Paoletti. Con un significativo momento di incontro a gennaio, quando i frati del Seraphicum trascorreranno tre giorni ad Assisi per una riflessione congiunta sul messaggio di Assisi nell'oggi.
“La comune volontà – spiega p. Paoletti – è di coniugare cuore e mente, ovvero Assisi come centro del carisma francescano e il Seraphicum come centro di formazione accademica e culturale. Una grande opportunità di reciproco scambio tra le due più significative realtà dell'Ordine, così da recuperare e promuovere uno spessore culturale delle nostre presenze, attraverso una mente che ama e un cuore che pensa, secondo l'approccio sapienziale, tipico del francescanesimo”.
La collaborazione tra questi due centri francescani consentirebbe un reciproco scambio, da una parte con la partecipazione dei frati del Seraphicum alla pastorale del santuario, dall'altra “attingendo” da Assisi rinnovati stimoli in termini spirituali ma anche sul piano dell'incontro e del dialogo.
E a proposito di incontro, nei giorni scorsi la Facoltà ha firmato l'atto di collaborazione e approvazione dello statuto della Cattedra di dialogo tra le culture che ha sede a Ragusa. L'incontro tra il preside Paoletti, il vescovo della città siciliana monsignor Paolo Urso e p. Biagio Aprile direttore della Cattedra, formalizza una sinergia in atto da qualche anno e che punta a rispondere sempre più alle sfide dei flussi di immigrazione che fanno del territorio ragusano un crocevia tra culture, religioni e razze.
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