Da oggi, Papa Francesco conserverà l’“opera omnia” del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges, cui era legato da antica stima.
Radio Vaticana - È stato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, a consegnare stamattina i libri dell’autore al Pontefice, esaudendo con ciò il desiderio di Maria Kodama, vedova dello scrittore argentino. A riferire della consegna è stato l’Osservatore Romano, che ricorda come lo stesso Ravasi avesse anticipato la notizia durante il convegno “Crescere tra le righe”, promosso dall’Osservatorio permanente Giovani-Editori che si è svolto a Borgo La Bagnaia il 24 e il 25 maggio. Il cardinale ha detto di avere incontrato nei giorni scorsi la vedova Borges e di aver concordato con lei, dopo un lungo dialogo sull’opera dello scrittore, un incontro culturale che con tutta probabilità si terrà nel corso del 2014 a Buenos Aires nell’ambito de Il Cortile dei gentili, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura.
L’allora cardinale Bergoglio – scrive ancora L’Osservatore – è stato professore di Letteratura e psicologia nell’Istituto dell’Immacolata Concezione della città argentina di Santa Fé, lungo il corso del fiume Paranà, tra il 1964 e il 1965. In quegli anni invitò Borges a tenere un corso sulla letteratura gauchista e lo scrittore accettò di scrivere la prefazione al libro che raccoglieva i racconti dei suoi studenti. Una esperienza – conclude il quotidiano della Santa Sede – che Bergoglio non ha mai dimenticato. E una stima nei confronti del grande scrittore argentino ribadita più volte e fondata sull’apprezzamento non solo delle capacità letterarie, ma anche dell’umiltà e dello spessore della persona.
Radio Vaticana - È stato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, a consegnare stamattina i libri dell’autore al Pontefice, esaudendo con ciò il desiderio di Maria Kodama, vedova dello scrittore argentino. A riferire della consegna è stato l’Osservatore Romano, che ricorda come lo stesso Ravasi avesse anticipato la notizia durante il convegno “Crescere tra le righe”, promosso dall’Osservatorio permanente Giovani-Editori che si è svolto a Borgo La Bagnaia il 24 e il 25 maggio. Il cardinale ha detto di avere incontrato nei giorni scorsi la vedova Borges e di aver concordato con lei, dopo un lungo dialogo sull’opera dello scrittore, un incontro culturale che con tutta probabilità si terrà nel corso del 2014 a Buenos Aires nell’ambito de Il Cortile dei gentili, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura.
L’allora cardinale Bergoglio – scrive ancora L’Osservatore – è stato professore di Letteratura e psicologia nell’Istituto dell’Immacolata Concezione della città argentina di Santa Fé, lungo il corso del fiume Paranà, tra il 1964 e il 1965. In quegli anni invitò Borges a tenere un corso sulla letteratura gauchista e lo scrittore accettò di scrivere la prefazione al libro che raccoglieva i racconti dei suoi studenti. Una esperienza – conclude il quotidiano della Santa Sede – che Bergoglio non ha mai dimenticato. E una stima nei confronti del grande scrittore argentino ribadita più volte e fondata sull’apprezzamento non solo delle capacità letterarie, ma anche dell’umiltà e dello spessore della persona.
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