Sono stati assegnati a personalità non legate ai partiti alcuni dei ruoli chiave nella compagine di governo definita oggi da Ali Larayedh, primo ministro in pectore della Tunisia espressione del partito islamico Ennahda.
Misna - Dalla lista letta da Larayedh in diretta televisiva emerge che personalità indipendenti sono state scelte per guidare i dicasteri degli Interni, degli Esteri, della Difesa e della Giustizia. Si tratta nell’ordine del procuratore Lofti Ben Jeddou, del diplomatico Othman Jarandi, di Rachid Sabagh e di Nadhir Ben Ammou. Di fronte alle telecamere Larayedh ha sottolineato che l’esecutivo resterà in carica solo fino alle prossime elezioni presidenziali e legislative, previste per la fine dell’anno o l’inizio del 2014. In una nota diffusa nel pomeriggio Ennahda ha sostenuto che la sua quota di rappresentanti nel governo è calata dal 40 al 28%. A far parte dell’esecutivo, oltre al partito islamico, saranno comunque gli stessi partiti del governo uscente: Ettakatol, considerato di centro-sinistra, e il Congresso per la Repubblica, una forza laica guidata dal presidente Marzouki.
Il nuovo esecutivo nasce dalla crisi politica e dalle proteste di piazza innescate il mese scorso dall’assassinio del dirigente di opposizione Chokri Belaid. Proteste che avevano preso di mira lo stesso Laraydeh, fino a poche settimane fa ministro degli Interni, accusato più volte di non fare abbastanza per arginare le violenze dei gruppi di orientamento salafita.
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