La Chiesa vive oggi la vigilia d’inizio della Quaresima e la Messa delle Ceneri che presiederà domani sarà per Benedetto XVI l’ultima, grande celebrazione nella Basilica di San Pietro.
Radio Vaticana - Per questo motivo, prevedendo un massiccio afflusso di fedeli, i riti sono stati spostati dalle Basiliche romane di Sant’Anselmo e Santa Sabina in quella vaticana, dove il Papa giungerà alle 17. In questi anni, Benedetto XVI ha molto approfondito il valore della conversione, tipico di questo periodo liturgico. Alessandro De Carolis ne ricorda alcune riflessioni: ascolta
La Quaresima è la porta che immette in una dimensione che fa brillare tutto ciò che è tipicamente cristiano – conversione personale, carità verso il prossimo, sobrietà di vita – in modo serrato e con più intensità, come diamanti nella vetrina di un gioielliere. Ma a nulla varrebbero – una confessione in più, un’elemosina, un digiuno – se anche nel cuore, oltre che sulla testa, non si depositasse un pugno di cenere, se cioè ognuno di quei gesti non fosse frutto di un consapevole atto di umiltà di fronte a Dio e non, come per il fariseo del Vangelo, una sofferenza esibita per un pugno di applausi. Questo ha insegnato Benedetto XVI, il Papa umile, perché da sempre orientato a cercare l’amore di Dio:
“Conversione consiste nell’accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall’amore. Questa non è dipendenza ma libertà. Convertirsi significa allora non inseguire il proprio successo personale - che è una cosa che passa - ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela del Signore perché per ciascuno Gesù diventi, come amava ripetere la beata Teresa di Calcutta, il mio tutto in tutto".
La destinazione dell’uomo “è più alta”, ha ripetuto il Papa, ricordando che “non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi” e che “l’essere umano non è l’architetto del proprio destino eterno”. In altre parole, la conversione…
“…non è una semplice decisione morale, che rettifica la nostra condotta di vita, ma è una scelta di fede, che ci coinvolge interamente nella comunione intima con la persona viva e concreta di Gesù. Convertirsi e credere al Vangelo non sono due cose diverse o in qualche modo soltanto accostate tra loro, ma esprimono la medesima realtà”.
Ma certo, l’umiltà è virtù “difficile”. Un capo che si china per molti è il segno della sconfitta, l’atto sociale di un “perdente”. Questo perché, ha affermato in diverse circostanze Benedetto XVI, si dimentica che la vita cristiana non è tanto una legge da ossequiare, ma l’incontro con una Persona, Gesù. E c’è solo un modo per imparare a entrarvi in contatto, la preghiera. Ce lo ha insegnato il Papa, che anche in questo è un maestro:
“La Chiesa sa che, per la nostra debolezza, è faticoso fare silenzio per mettersi davanti a Dio, e prendere consapevolezza della nostra condizione di creature che dipendono da Lui e di peccatori bisognosi del suo amore; per questo, in Quaresima, invita ad una preghiera più fedele ed intensa e ad una prolungata meditazione sulla Parola di Dio”.
Radio Vaticana - Per questo motivo, prevedendo un massiccio afflusso di fedeli, i riti sono stati spostati dalle Basiliche romane di Sant’Anselmo e Santa Sabina in quella vaticana, dove il Papa giungerà alle 17. In questi anni, Benedetto XVI ha molto approfondito il valore della conversione, tipico di questo periodo liturgico. Alessandro De Carolis ne ricorda alcune riflessioni: ascoltaLa Quaresima è la porta che immette in una dimensione che fa brillare tutto ciò che è tipicamente cristiano – conversione personale, carità verso il prossimo, sobrietà di vita – in modo serrato e con più intensità, come diamanti nella vetrina di un gioielliere. Ma a nulla varrebbero – una confessione in più, un’elemosina, un digiuno – se anche nel cuore, oltre che sulla testa, non si depositasse un pugno di cenere, se cioè ognuno di quei gesti non fosse frutto di un consapevole atto di umiltà di fronte a Dio e non, come per il fariseo del Vangelo, una sofferenza esibita per un pugno di applausi. Questo ha insegnato Benedetto XVI, il Papa umile, perché da sempre orientato a cercare l’amore di Dio:
“Conversione consiste nell’accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall’amore. Questa non è dipendenza ma libertà. Convertirsi significa allora non inseguire il proprio successo personale - che è una cosa che passa - ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela del Signore perché per ciascuno Gesù diventi, come amava ripetere la beata Teresa di Calcutta, il mio tutto in tutto".
La destinazione dell’uomo “è più alta”, ha ripetuto il Papa, ricordando che “non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi” e che “l’essere umano non è l’architetto del proprio destino eterno”. In altre parole, la conversione…
“…non è una semplice decisione morale, che rettifica la nostra condotta di vita, ma è una scelta di fede, che ci coinvolge interamente nella comunione intima con la persona viva e concreta di Gesù. Convertirsi e credere al Vangelo non sono due cose diverse o in qualche modo soltanto accostate tra loro, ma esprimono la medesima realtà”.
Ma certo, l’umiltà è virtù “difficile”. Un capo che si china per molti è il segno della sconfitta, l’atto sociale di un “perdente”. Questo perché, ha affermato in diverse circostanze Benedetto XVI, si dimentica che la vita cristiana non è tanto una legge da ossequiare, ma l’incontro con una Persona, Gesù. E c’è solo un modo per imparare a entrarvi in contatto, la preghiera. Ce lo ha insegnato il Papa, che anche in questo è un maestro:
“La Chiesa sa che, per la nostra debolezza, è faticoso fare silenzio per mettersi davanti a Dio, e prendere consapevolezza della nostra condizione di creature che dipendono da Lui e di peccatori bisognosi del suo amore; per questo, in Quaresima, invita ad una preghiera più fedele ed intensa e ad una prolungata meditazione sulla Parola di Dio”.
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.