mercoledì, febbraio 27, 2013
Analizziamo il big-match di venerdì prossimo confrontando i vari interpreti

di Fabio Vitucci

Scontro diretto a dir poco fondamentale quello di venerdì 1 marzo al San Paolo tra Napoli e Juventus: 6 i punti di distacco tra le due contendenti, che indicano come sia soprattutto il Napoli a dover vincere. Nel caso di vittoria della Juve, ma anche di pareggio, il distacco inizierebbe infatti ad essere troppo pesante per la squadra partenopea, soprattutto considerando che rimarrebbero solo 11 partite alla fine. Ma chi è, almeno sulla carta, la squadra più forte tra quella di De Laurentiis e quella di Agnelli? Andiamo ad analizzare ruolo per ruolo gli interpreti delle due squadre, che si disporranno a specchio col loro classico 3-5-2. Partiamo dai portieri, De Sanctis e Buffon: entrambi stanno disputando un ottimo campionato, ma il portierone della Nazionale si fa ancora preferire. 1-0 per la Juve.

Passiamo ai reparti difensivi. Sul centro-destra Barzagli sta confermando quanto di buono fatto lo scorso anno, quando si erse a colonna della squadra bianconera. E lo stesso sta facendo il napoletano Hugo Campagnaro, in continua crescita, nonostante da gennaio, in scadenza di contratto, si sia promesso all’Inter. Anche qui, seppur di poco, si fa preferire il nazionale azzurro: 2-0 per la Juve.
A guidare la difesa ci sono da una parte capitan Cannavaro, cuore della città e uscito indenne dal caso-scommesse, e dall’altra Leonardo Bonucci, sempre più sicuro e regista difensivo fondamentale per mister Conte: qui la sfida è in completa parità.
Così come quella tra Chiellini e Britos sul centro-sinistra, soprattutto perché il difensore livornese è appena tornato da un lungo infortunio e non sappiamo quanta autonomia potrà avere in una gara così tirata.

Passiamo al centrocampo e partiamo dagli esterni, molto importanti nello schema adottato da entrambi gli allenatori. A destra Lichsteiner è in gran forma, come mostrato anche dal gol “fortunoso” col Siena, ma Maggio nelle giornate di grazia, soprattutto al San Paolo, può essere determinata: altra sfida in parità. A sinistra Asamoah e Zuniga (o Armero) assicurano corsa e tecnica, ma nessuno dei due sembra prevalere sull’altro.
Passiamo allora agli interni di centrocampo: Pirlo e Vidal si fanno sicuramente preferire ad Inler e Behrami per un tasso qualitativo decisamente superiore. E così la Juve passa in vantaggio per 4-0. A sinistra però, nonostante un Marchisio sempre più maturo e tra i migliori centrocampisti europei, Hamsik è spesso l’uomo in più del Napoli e con i suoi gol e le sue accelerazioni risolve molte grane a mister Mazzarri: primo punto per il Napoli!

Passiamo all’attacco, dove Cavani si è dimostrato anche quest’anno uno dei migliori bomber europei e distanzia Matri di diversi punti, regalando il secondo punto al Napoli. Ma la Juve riprende subito le distanze con Vucinic che, nonostante un’idiosincrasia al gol che non gli permette di consacrarsi campione assoluto, assicura certamente più classe e qualità rispetto a Pandev: 5-2 per la Juventus.

Diamo uno sguardo anche alla panchina, dove mister Conte sembra avere qualcosa in più, in termini di gioco e di grinta, rispetto a Mazzarri (si fanno inoltre sempre più insistenti le voci di addio al Napoli a fine stagione). E anche Giovinco e Pogba, i primi cambi bianconeri, si fanno preferire rispetto ad Insigne e Dzemaili. Quindi la Juve chiude con un sonante 6-2 a favore.

Al fantacalcio vince quindi la Juve, ma per fortuna il calcio è molto altro: innanzitutto si gioca in casa del Napoli, con un’intera città a sospingere l’undici partenopeo, e spesso alcuni giocatori riescono da soli a fare la differenza… e Cavani e Hamsik sono un bel biglietto da visita per la squadra di Mazzarri. La Juve in ogni caso sembra più completa e più pronta a certe sfide, e potendo contare su due risultati su tre sicuramente potrà gestire meglio il match. Ma è inutile parlare ancora: il proscenio passi ai protagonisti, nella speranza di uno scontro spettacolare e avvincente!

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