domenica, gennaio 13, 2013
Il regista Pupi Avati: "E' stata la prima interprete che mi ha dato un'emozione". Polemiche sull'organizzazione del funerale e sull'assenza del sindaco, Gianni Alemanno. 

di Chiara Bartoli

Erano tantissimi ieri in piazza del Popolo a Roma per i funerali di Mariangela Melato, che due giorni fa si è spenta all'età di 71 anni in una clinica romana. L'attrice, malata da tempo, aveva un tumore al pancreas. La camera ardente, riservata ad amici e parenti, è stata allestita presso  il centro Antea,  una struttura sanitaria che si occupa di cure palliative. Le esequie si sono svolte nel primo pomeriggio alla presenza di attori, politici e registi accorsi per dare a Mariangela il loro ultimo saluto.

Nella Chiesa degli Artisti in prima fila, accanto al compagno Renzo Arbore, gli amici e compagni di lavoro Gigi Proietti, Lina Wertmuller, Marisa Laurito e Paolo Villaggio. "Mi commuove e mi onora che è stato chiesto a me di ricordare oggi Mariangela, non solo una grande attrice, ma la donna delle sfide impossibili - afferma Emma Bonino, senatrice del partito radicale - Con la morte di Mariangela Melato l'Italia non perde solo una grande attrice di talento, ma una donna di grande sensibilità civica, sempre attenta quando si trattava di spendersi per una giusta causa, ma mai in modo plateale".

Nella chiesa degli Artisti era esposto il Gonfalone della città di Milano, dove Mariangela era nata e cresciuta. «Mariangela Melato - ha affermato il sindaco Giuliano Pisapia - aveva un profondo legame con la sua città, perché ci era nata e cresciuta, perché era figlia di un ghisa, perché da Milano aveva preso lati del suo carattere».

Alla famiglia non è mancato il cordoglio del Presidente della Repubblica. Così, infatti, ha scritto Giorgio Napolitano in un messaggio inviato non appena saputo della scomparsa dell'attrice: "La ricordiamo come una delle attrici più popolari, stimate ed apprezzate per il suo spiccato talento, espresso fino all'ultimo con forza di volontà ed entusiasmo". "Grazie al suo personalissimo stile, in sintonia con l'evoluzione delle diverse forme di spettacolo, cinema, teatro e televisione, - continua il Capo dello Stato - il nostro Paese ha meritato rilevanti riconoscimenti anche sul piano internazionale. Ai familiari e al mondo dello spettacolo giunga l'espressione del mio partecipe cordoglio".

L'attrice è stata una grande interprete di cinema e teatro. Si era affermata Sulla scena nel 1968 nell'Orlando furioso (1968) di Luca Ronconi. Il regista Pupi Avati si esprime così su di lei: "E' stata la prima interprete che mi ha dato un'emozione". Il regista bolognese fa risalire il suo primo incontro con l'attrice nel 1969, in occasione del film 'Thomas e gli indemoniati': "E' stata la sua prima scena, non aveva mai fatto un film prima di allora. Era arrivata per sostituire un'altra attrice del Piccolo di Milano, che non era potuta venire, ed è stata la sua fortuna. Con lei - continua il regista - ho scoperto la differenza tra un attore qualsiasi e un vero attore".
Nessun commento invece dalla regista Lina Wertmuller, che ha detto commossa: "Ora non riesco a parlare. Lo so, volete un commento, due parole. Ma ora no". La regista firmò 'Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto', il celebre film che vede protagonista una splendida Mariangela Melato con Giancarlo Giannini.

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