Parigi ignora i richiami della Corte dei conti
GreenReport - Il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, ha presentato ieri sera al Conseil des ministres il progetto della linea ferroviaria Tgv (train à grande vitesse) Lione-Torino, cioè la Tav che in Val di Susa sta provocando ormai da anni proteste e scontri. Il testo approvato dal governo francese è un progetto di legge che autorizza l'approvazione di un accordo con il governo italiano per la realizzazione e la gestione di una nuova linea ferroviaria tra Francia ed Italia.
François Hollande ha fatto quindi proprio il progetto avviato dal suo predecessor Nicolas Sarkozy che prevede la realizzazione di un nuovo tunnel transalpine sotto il Monbcenisio, 57 km che collegheranno le stazioni di Saint-Jean-de-Maurienne in Francia a Susa in Italia.
Secondo un comunicato emesso dal Consiglio dei ministri francese questo «Permette di passare dalla strada al ferro il traffico merci attraverso le Alpi, tra la Francia e l'Italia, e di migliorare i collegamenti tra le principali città alpine dei due Paesi».
Il rendiconto della riunione del governo francese recisa che l'accordo franco-italiano, firmato il 30 gennaio scorso, punta in particolare «Ad inquadrare le condizioni di stipula ed esecuzione dei contratti e mercati del futuro promotore pubblico che sarà incaricato di condurre i lavori definitivi».
Il governo francese non ha quindi tenuto in nessun conto il parere negativo sulla Tav Torino-Lione espresso dalla Cour des comptes a causa del costo elevato che l'opera comporterà per lo Stato. Il 5 novembre l'istanza della Corte dei conti francese aveva fatto sperare i no-Tav italiani che avevano sollecitato anche il nostro governo a prendere atto che, in tempi di riduzione della spesa pubblica, il bilancio previsionale del progetto Torino-Lione è più che raddoppiato rispetto alle stime iniziali, passando dai 12 miliardi di euro del 2002 ai più di 21 miliardi di euro previsti oggi.
La Tav invece fa un altro passo avanti e sarà uno dei principali temi dell'agenda che François Hollande e Mario Monti discuteranno al summit franco-italiano del 3 dicembre a Lione che sarà accolto da un presidio ed una manifestazione di piazza organizzati dai movimenti No-Tav italiano e francese con la partecipazione delle altre realtà di lotta contro le grandi opere inutili e imposte.
GreenReport - Il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, ha presentato ieri sera al Conseil des ministres il progetto della linea ferroviaria Tgv (train à grande vitesse) Lione-Torino, cioè la Tav che in Val di Susa sta provocando ormai da anni proteste e scontri. Il testo approvato dal governo francese è un progetto di legge che autorizza l'approvazione di un accordo con il governo italiano per la realizzazione e la gestione di una nuova linea ferroviaria tra Francia ed Italia.
François Hollande ha fatto quindi proprio il progetto avviato dal suo predecessor Nicolas Sarkozy che prevede la realizzazione di un nuovo tunnel transalpine sotto il Monbcenisio, 57 km che collegheranno le stazioni di Saint-Jean-de-Maurienne in Francia a Susa in Italia.
Secondo un comunicato emesso dal Consiglio dei ministri francese questo «Permette di passare dalla strada al ferro il traffico merci attraverso le Alpi, tra la Francia e l'Italia, e di migliorare i collegamenti tra le principali città alpine dei due Paesi».
Il rendiconto della riunione del governo francese recisa che l'accordo franco-italiano, firmato il 30 gennaio scorso, punta in particolare «Ad inquadrare le condizioni di stipula ed esecuzione dei contratti e mercati del futuro promotore pubblico che sarà incaricato di condurre i lavori definitivi».
Il governo francese non ha quindi tenuto in nessun conto il parere negativo sulla Tav Torino-Lione espresso dalla Cour des comptes a causa del costo elevato che l'opera comporterà per lo Stato. Il 5 novembre l'istanza della Corte dei conti francese aveva fatto sperare i no-Tav italiani che avevano sollecitato anche il nostro governo a prendere atto che, in tempi di riduzione della spesa pubblica, il bilancio previsionale del progetto Torino-Lione è più che raddoppiato rispetto alle stime iniziali, passando dai 12 miliardi di euro del 2002 ai più di 21 miliardi di euro previsti oggi.
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Sono presenti 6 commenti
Ottimo! Avanti col TAV !!!
Bene, lasceremo una pesante eredità ai nostri nipoti e ai loro figli (se la linea verrà iniziata) che forse non vivranno sufficientemente a lungo per poterla vedere e, nella grande maggioranza, non avranno interesse ad utilizzarla.
Sono felice che prevalga la ragionevolezza e si faccia la TAV. E' ora di dire basta alle scelte ideologiche e assurde che portano solo violenza gratuita come i NOTAV (no tutto) con delle scuse ridicole e banali ormai smentite in tutte le sedi.
Al nostro paese servono come il pane le infrastrutture moderne e tutti i benefici che ne derivano fra i quali LAVORO LAVORO e LAVORO per tante persone. Basta oscurantismo notav.
Al nostro Pese servono come il pane le GRandi Opere quali: la ricostruzione delle zone terremotate (Abruzzo, Emilia): tanto lavoro per edili e altre maestranze; la messa in sicurezza di montagne e corsi d'acqua per non avere più situazioni tragiche ogni volta che piove un po' (Liguria): tanto lavoro per forestali, manovali, tecnici. Al nostro Paese SERVE una lungimirante politica di tutela e corretto restauro dei beni culturali e artistici (Pompei, chiese in mezza Italia, palazzi): tanto lavoro per giovani e specialisti. Al NOSTRO Paese serve una lungimirante scelta di sviluppo energetico (tanto lavoro anche qui). Potrei continuare, ma spero che si sia capito che non basta riempirsi la bocca della parola lavoro. Occorre usare il cervello e CAPIRE che dobbiamo dire sì alla salute, alla vivibilità per tutti (compresi quelli che ogni mattina, per andare al lavoro, si trovano un treno soppresso e la stazione ormai chiusa e senza possibilità di are i biglietti.
Si dice IL Tav (treno ad alta velocità) e non la.
Claudia Griglio.
A leggere questi due commenti di anonimi apprezzo ancor di più l'intelligenza del mio cane
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