ATS pro Terra Sancta segue con apprensione l’evolversi della situazione nella Striscia di Gaza, nel timore che si possa ripetere- a quattro anni dall’operazione piombo fuso che aveva causato circa 1300 morti – una tragedia che coinvolgerebbe in prima persona la popolazione locale.
All’interno della comunità cristiana – una piccola minoranza di circa 2500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza – si respirano paura e tensione. Da un paio di giorni il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese che grava da anni pesantemente sugli abitanti è, infatti, nuovamente degenerato. Raccontano le religiose della famiglia Religiosa del Verbo incarnato, presenti a Gaza City e sostenute dagli amici pro Terra Sancta: “Da domenica scorsa viviamo dei momenti di tensione nella striscia di Gaza, una situazione che si è aggravata dal pomeriggio di mercoledì 14 novembre. Gli attacchi e le risposte sono stati pressoché continui. Le attività si sono interrotte. Il Ministero dell’Educazione della banda di Gaza ha deciso che non ci sarà scuola per 72 ore. I commerci si sono fermati. La gente ha paura…Ieri non abbiamo avuto l’elettricità per tutta la giornata e tutta la notte, tuttavia al crepuscolo la gente ha spento tutte le luci nelle loro case a causa degli attacchi. Sembra che, paradossalmente, così si sentano più sicuri.[...] La parrocchia è in una zona delicata e, grazie a Dio, stiamo bene. Le nostre case, sia quella dei sacerdoti come quella delle religiose, si trovano nella proprietà della parrocchia e della scuola e sono quindi in uno dei luoghi più sicuri. La sicurezza del posto è dovuta al fatto che è un luogo ben conosciuto da tutti. Un luogo dove la violenza, di qualunque natura essa sia, non trova posto, un luogo dove si educa alla pace e dove si lavora per ottenerla. Siamo in attesa di vedere cosa succederà nelle prossime ore… Il nostro desiderio è di rimanere vicini a tanta gente, a tanti civili che soffrono innocentemente le conseguenze di questa situazione, in particolare i nostri cristiani.”
I consacrati della Famiglia religiosa del Verbo Incarnato sono presenti in modo permanente a Gaza da quasi quattro anni, ma la loro missione è iniziata circa otto anni fa. I sacerdoti servono l’unica parrocchia cattolica nella Striscia - uno dei padri è direttore di entrambe le scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme a Gaza. Le suore collaborano con i sacerdoti nell’apostolato con i bambini, i giovani e le famiglie cristiane. Si occupano della sacrestia della parrocchia e assistono alla Liturgia della Chiesa della Sacra Famiglia. Come raccontano le suore, a Gaza è presente una piccola comunità cattolica, di circa 200 anime, che cerca di vivere in modo semplice e fervente la loro fede cristiana. ATS pro Terra Sancta sostiene da diversi anni la comunità cristiana attraverso il progetto “Emergenza Gaza” che puoi sostenere donando online o su conto corrente e che si articola in due attività: Farsi carico degli ultimi: sostegno ai disabili della Striscia di Gaza Sostegno ai cristiani bisognosi della Striscia di Gaza.
Basta un semplice gesto per aiutare i disabili, i bambini e le famiglie che vivono nella Striscia di Gaza e supportare i religiosi nella loro delicata missione che in questi giorni più che mai consiste nell’accompagnare i cristiani da vicino, nel dare loro una parola di conforto e di speranza, nell’aiutarli a domandare a Dio, nell’insegnare il perdono e il valore della sofferenza, vissuta cristianamente. E’ possibile donare:ONLINE SUL NOSTRO SITO: www.proterrasancta.org/it/aiutaci/ TRAMITE BONIFICO BANCARIO.
All’interno della comunità cristiana – una piccola minoranza di circa 2500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza – si respirano paura e tensione. Da un paio di giorni il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese che grava da anni pesantemente sugli abitanti è, infatti, nuovamente degenerato. Raccontano le religiose della famiglia Religiosa del Verbo incarnato, presenti a Gaza City e sostenute dagli amici pro Terra Sancta: “Da domenica scorsa viviamo dei momenti di tensione nella striscia di Gaza, una situazione che si è aggravata dal pomeriggio di mercoledì 14 novembre. Gli attacchi e le risposte sono stati pressoché continui. Le attività si sono interrotte. Il Ministero dell’Educazione della banda di Gaza ha deciso che non ci sarà scuola per 72 ore. I commerci si sono fermati. La gente ha paura…Ieri non abbiamo avuto l’elettricità per tutta la giornata e tutta la notte, tuttavia al crepuscolo la gente ha spento tutte le luci nelle loro case a causa degli attacchi. Sembra che, paradossalmente, così si sentano più sicuri.[...] La parrocchia è in una zona delicata e, grazie a Dio, stiamo bene. Le nostre case, sia quella dei sacerdoti come quella delle religiose, si trovano nella proprietà della parrocchia e della scuola e sono quindi in uno dei luoghi più sicuri. La sicurezza del posto è dovuta al fatto che è un luogo ben conosciuto da tutti. Un luogo dove la violenza, di qualunque natura essa sia, non trova posto, un luogo dove si educa alla pace e dove si lavora per ottenerla. Siamo in attesa di vedere cosa succederà nelle prossime ore… Il nostro desiderio è di rimanere vicini a tanta gente, a tanti civili che soffrono innocentemente le conseguenze di questa situazione, in particolare i nostri cristiani.”
I consacrati della Famiglia religiosa del Verbo Incarnato sono presenti in modo permanente a Gaza da quasi quattro anni, ma la loro missione è iniziata circa otto anni fa. I sacerdoti servono l’unica parrocchia cattolica nella Striscia - uno dei padri è direttore di entrambe le scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme a Gaza. Le suore collaborano con i sacerdoti nell’apostolato con i bambini, i giovani e le famiglie cristiane. Si occupano della sacrestia della parrocchia e assistono alla Liturgia della Chiesa della Sacra Famiglia. Come raccontano le suore, a Gaza è presente una piccola comunità cattolica, di circa 200 anime, che cerca di vivere in modo semplice e fervente la loro fede cristiana. ATS pro Terra Sancta sostiene da diversi anni la comunità cristiana attraverso il progetto “Emergenza Gaza” che puoi sostenere donando online o su conto corrente e che si articola in due attività: Farsi carico degli ultimi: sostegno ai disabili della Striscia di Gaza Sostegno ai cristiani bisognosi della Striscia di Gaza.
Basta un semplice gesto per aiutare i disabili, i bambini e le famiglie che vivono nella Striscia di Gaza e supportare i religiosi nella loro delicata missione che in questi giorni più che mai consiste nell’accompagnare i cristiani da vicino, nel dare loro una parola di conforto e di speranza, nell’aiutarli a domandare a Dio, nell’insegnare il perdono e il valore della sofferenza, vissuta cristianamente. E’ possibile donare:ONLINE SUL NOSTRO SITO: www.proterrasancta.org/it/aiutaci/ TRAMITE BONIFICO BANCARIO.
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.