mercoledì, ottobre 03, 2012
Gli attivisti della Freedom Flottila sono pronti a lottare in difesa dei diritti dei popoli oppressi 

di Paola Bisconti

Il 4 ottobre il veliero Estelle farà la sua ultima tappa presso il Molo Beverello di Napoli prima di raggiungere la Striscia di Gaza, dove porterà aiuti umanitari a più di 2 milioni di uomini, donne e bambini costretti a vivere in condizioni disperate. Il convoglio è stato acquistato dalla “Ship to Gaza”, associazione svedese ideatrice del progetto “Freedom Flottila”, giunto alla sua terza missione dopo quelle del 2010 e del 2011. Gli attivisti che ne prenderanno parte sono consapevoli delle avversità che dovranno affrontare, molte di queste provocate da Mahmoud Az-Zahaar, il Ministro degli Esteri israeliano, che sta mettendo sotto pressione l’Unione Europea affinché faccia il possibile per bloccare la flottiglia, che tenterà di rompere l’embargo che stringe il territorio palestinese. L’organizzazione sovranazionale, infatti, ha un ruolo di monitoraggio stabilito nel 2005 nell’accordo tra Israele e l’ANP, Autorità Nazionale Palestinese.

Il viaggio della Estelle è iniziato il 25 giugno scorso dalla Svezia e ha fatto diverse tappe in Europa attraversando il Mare del Nord, l’Oceano Atlantico e ora il Mediterraneo. Il veliero sosterà per tre giorni a Napoli, dove salperanno quattro giovani attivisti italiani pronti a intraprendere un viaggio decisamente insolito e alquanto pericoloso. Tuttavia Dror Feiler, soprannominato il “capitano dei diritti” nonché il portavoce della missione, ha dichiarato: “Siamo realisti, esigiamo l’impossibile”. La chiusura dei tunnel, gli unici punti di sbocco per l’economia detti i “tunnel della sopravvivenza”, ha aggravato una situazione già profondamente fragile: il blocco sionista ha impedito il rifornimento di carburante, i dottori non hanno i medicinali per curare i pazienti, manca il cemento e altro materiale edile per ricostruire ciò che l’operazione “Piombo Fuso” del 2008-2009 ha distrutto.

Riuscire a consegnare gli aiuti umanitari in questo territorio assediato da più di 6 anni sarà un’impresa difficile da portare a termine, ma sono in molti a mostrare il proprio sostegno agli autori della lodevole iniziativa. Fra questi c’è Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace nel 1976; Ilan Pappè, storico israeliano; Moni Ovadia, attore, drammaturgo, scrittore, cantante; Manu Chao, cantante; Ascanio Celestini, attore e scrittore, e altri gruppi musicali che allieteranno le giornate in cui la Estelle si fermerà a Napoli, dove saranno allestiti anche banchetti informativi e mostre fotografiche. E’ prevista inoltre la proiezione del documentario “Stay Human” di Fulvio Renzi e sono organizzate visite guidate all’interno del convoglio.

È presente 1 commento

mogol_gr ha detto...

Movimento 5 estrelle.

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