La Carovana missionaria della pace 2012 prosegue il suo viaggio in Campania con una tavola rotonda sul tema della “speranza” e una cena-concerto con i ritmi e le danze dell’Africa.
Misna - A raccontare alla Misna delle ultime giornate dell’iniziativa sono alcuni dei 50 carovanieri, giovani del Nord e del Centro Italia desiderosi di condividere con i loro coetanei campani pensieri, dubbi e speranze sui tre grandi temi scelti quest’anno: il potere delle mafie, la tratta degli esseri umani, il disastro ambientale. Questa mattina, i carovanieri hanno discusso di ciascuno di questi tre temi con i ragazzi di tre istituti superiori di Salerno. Li accompagnavano religiosi che fanno proprio ogni giorno, con il loro impegno nel sociale, quell’“I change” scelto come slogan dai carovanieri. A parlare con i ragazzi di Salerno di tratta degli esseri umani è stata anche Rita Giaretta, una suora orsolina che a Caserta ha fondato la cooperativa Newhope con l’obiettivo di aiutare le ragazze africane finite nella rete della prostituzione. Un’esperienza che i carovanieri hanno conosciuto nella prima parte del loro viaggio, ammirando borse e bomboniere prodotte con “i materiali del mondo”.
Questi segni di speranza hanno accompagnato la Carovana sin dalla sua prima tappa, martedì a Pozzuoli. È accaduto così anche ieri sera, in un istituto di custodia attenuata a Eboli. “I detenuti – racconta alla MISNA Alex Zappalà, segretario di Missio Giovani – hanno messo in scena una rappresentazione teatrale e letto una poesia dedicata ai carovanieri, alla pace e alla libertà”. Accadrà ancora domani, nel Rione Sanità, quando padre Alex Zanotelli insieme con altri missionari e tanti giovani animeranno una tavola rotonda intitolata “Napoli: la speranza che cammina”.
Il viaggio si concluderà domenica, con una celebrazione nella Basilica di San Gennaro fuori le mura. Gli organizzatori della Carovana, dalla Commissione giustizia e pace del Consiglio degli istituti missionari italiani a Missio e alla Rete interdiocesana per i nuovi stili di vita, danno già appuntamento alla prossima edizione.
Misna - A raccontare alla Misna delle ultime giornate dell’iniziativa sono alcuni dei 50 carovanieri, giovani del Nord e del Centro Italia desiderosi di condividere con i loro coetanei campani pensieri, dubbi e speranze sui tre grandi temi scelti quest’anno: il potere delle mafie, la tratta degli esseri umani, il disastro ambientale. Questa mattina, i carovanieri hanno discusso di ciascuno di questi tre temi con i ragazzi di tre istituti superiori di Salerno. Li accompagnavano religiosi che fanno proprio ogni giorno, con il loro impegno nel sociale, quell’“I change” scelto come slogan dai carovanieri. A parlare con i ragazzi di Salerno di tratta degli esseri umani è stata anche Rita Giaretta, una suora orsolina che a Caserta ha fondato la cooperativa Newhope con l’obiettivo di aiutare le ragazze africane finite nella rete della prostituzione. Un’esperienza che i carovanieri hanno conosciuto nella prima parte del loro viaggio, ammirando borse e bomboniere prodotte con “i materiali del mondo”.
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