Il Film Sinapupunan (Il tuo ventre) racconta la storia di due donne musulmane dell’arcipelago di Tawi-Tawi, nella zona più meridionale di Mindanao. Il rapporto fra i due personaggi ha come sfondo la vita di un tranquillo villaggio di pescatori segnato dalla povertà e dal conflitto fra esercito e ribelli islamisti. Il film è diretto da Brillante Mendoza, vincitore nel 2009 a Cannes del premio come miglior regista.
AsiaNews - Il vero volto della popolazione musulmana di Mindanao vittima della guerra fra esercito e ribelli islamici raccontato attraverso la vita di due donne. E' lo scopo di "Sinapupan" (Il tuo ventre), film del regista filippino Brillante Mendoza, in gara alla 69ma Mostra internazionale di arte cinematografica, in corso in questi giorni a Venezia. Scritto dallo sceneggiatore Henry Burgos, la pellicola è stata girata in un villaggio di pescatori dell'arcipelago di Tawi - Tawi nella zona meridionale dell'isola di Mindanao, a maggioranza musulmana. Il film racconta la storia di una moglie sterile e fervente credente musulmana (Nora Aunor) che per la vergogna convince il marito a cercare una seconda moglie che possa dargli un figlio. Il tre personaggi sono interpretati da Nora Aunor, famosa attrice filippina, che veste i panni della moglie sterile, da Bembol Roco, che recita la parte del marito, e dalla giovanissima Lovi Poe (23 anni), alla suo primo film.
Il dramma delle due donne ha come cornice la vita del piccolo villaggio, scandita dal lavoro e dalle preghiera in moschea, ma incrinata dalla guerra fra militari e ribelli islamici di Abu Sayyaf. Il tema del conflitto è infatti introdotto da una nave carica di soldati che ogni giorno pattuglia i canali del porto di pescatori cercando di scovare fra gli abitanti del villaggio possibili estremisti musulmani. "Quando sono arrivato sull'isola per la prima - afferma Brillante Mendoza - mi ha sorpreso vedere che i villaggi di Mindanao non sono il luogo di violenza ed estremismo. La popolazione è tranquilla, disponibile e di grande cultura. Per me è stata una vera scoperta e volevo condividere e diffondere questa visione".
Vincitore del premio come miglior regista al festival di Cannes del 2009 con il film "Kinatay", Mendoza è noto per la scelta delle sue tematiche controverse tra cui la prostituzione, l'omosessualità, la corruzione. Il cinema - spiega - è un mezzo molto potente. "Mi rendo conto che il cinema è un mezzo molto potente", ha detto Mendoza. "Una storia è una storia, sia essa drammatica o leggera, ciò che è importante è far capire al pubblico i tratti e il messaggio".
La regione di Mindanao a maggioranza musulmana è da oltre 40 anni teatro di un conflitto tra esercito filippino e gruppi estremisti islamici che lottano per ottenere l'indipendenza dell'isola e creare uno Stato islamico governato dalla sharia. Nonostante i negoziati con il Moro Islamic Liberation Front (Milf), storico movimento separista islamico - Abu Sayyaf e Jemaah Islamiyah hanno continuato a compiere rapimenti e attentati contro edifici cristiani e governativi. In questi anni le comunità cattoliche di Jolo e Basilan sono state spesso bersaglio di attacchi. Il più grave è avvenuto il 7 luglio 2009, quando una bomba esplosa dentro la cattedrale di Jolo, provocando sei morti e 40 feriti.
Sinapupunan è stato proiettato lo scorso 6 settembre il giorno prima della riapertura del processo di pace fra governo filippino e Moro Islamic Liberation Front iniziate ieri a Kuala Lumpur (Malaysia).
AsiaNews - Il vero volto della popolazione musulmana di Mindanao vittima della guerra fra esercito e ribelli islamici raccontato attraverso la vita di due donne. E' lo scopo di "Sinapupan" (Il tuo ventre), film del regista filippino Brillante Mendoza, in gara alla 69ma Mostra internazionale di arte cinematografica, in corso in questi giorni a Venezia. Scritto dallo sceneggiatore Henry Burgos, la pellicola è stata girata in un villaggio di pescatori dell'arcipelago di Tawi - Tawi nella zona meridionale dell'isola di Mindanao, a maggioranza musulmana. Il film racconta la storia di una moglie sterile e fervente credente musulmana (Nora Aunor) che per la vergogna convince il marito a cercare una seconda moglie che possa dargli un figlio. Il tre personaggi sono interpretati da Nora Aunor, famosa attrice filippina, che veste i panni della moglie sterile, da Bembol Roco, che recita la parte del marito, e dalla giovanissima Lovi Poe (23 anni), alla suo primo film.Il dramma delle due donne ha come cornice la vita del piccolo villaggio, scandita dal lavoro e dalle preghiera in moschea, ma incrinata dalla guerra fra militari e ribelli islamici di Abu Sayyaf. Il tema del conflitto è infatti introdotto da una nave carica di soldati che ogni giorno pattuglia i canali del porto di pescatori cercando di scovare fra gli abitanti del villaggio possibili estremisti musulmani. "Quando sono arrivato sull'isola per la prima - afferma Brillante Mendoza - mi ha sorpreso vedere che i villaggi di Mindanao non sono il luogo di violenza ed estremismo. La popolazione è tranquilla, disponibile e di grande cultura. Per me è stata una vera scoperta e volevo condividere e diffondere questa visione".
Vincitore del premio come miglior regista al festival di Cannes del 2009 con il film "Kinatay", Mendoza è noto per la scelta delle sue tematiche controverse tra cui la prostituzione, l'omosessualità, la corruzione. Il cinema - spiega - è un mezzo molto potente. "Mi rendo conto che il cinema è un mezzo molto potente", ha detto Mendoza. "Una storia è una storia, sia essa drammatica o leggera, ciò che è importante è far capire al pubblico i tratti e il messaggio".
La regione di Mindanao a maggioranza musulmana è da oltre 40 anni teatro di un conflitto tra esercito filippino e gruppi estremisti islamici che lottano per ottenere l'indipendenza dell'isola e creare uno Stato islamico governato dalla sharia. Nonostante i negoziati con il Moro Islamic Liberation Front (Milf), storico movimento separista islamico - Abu Sayyaf e Jemaah Islamiyah hanno continuato a compiere rapimenti e attentati contro edifici cristiani e governativi. In questi anni le comunità cattoliche di Jolo e Basilan sono state spesso bersaglio di attacchi. Il più grave è avvenuto il 7 luglio 2009, quando una bomba esplosa dentro la cattedrale di Jolo, provocando sei morti e 40 feriti.
Sinapupunan è stato proiettato lo scorso 6 settembre il giorno prima della riapertura del processo di pace fra governo filippino e Moro Islamic Liberation Front iniziate ieri a Kuala Lumpur (Malaysia).
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