domenica, luglio 01, 2012
Da tempo l’avevo sospettato e scritto. Oggi uno dei più grandi esperti monetari, Thilo Sarrazin, top manager della Deutsche Bahn, ex-assessore alle finanze di Berlino e banchiere della Bundesbank, convalida il mio pensiero di non esperto economista…

di Silvio Foini

Credo non ci volesse una laurea in economia per capire, da subito, che la moneta unica voluta fortemente da quel sognatore del signor Prodi sarebbe stata non una panacea ma una vera e propria mela avvelenata per la Biancaneve europea. Nel libro scritto da Sarrazin “L’Europa non ha bisogno dell’Euro”, best-seller in Germania, l’autore ne spiega chiaramente i principali motivi: “Se oggi i tedeschi potessero decidere direbbero no all'euro. Per tre ragioni. Primo: l'euro per i tedeschi è un continuo trasferimento di risorse, una strana unione dove le economie più competitive pagano i debiti di quelle più deboli. Secondo: ci ritroviamo con più rischi di inflazione. Terzo: i tedeschi sono partiti dal presupposto che la Bce funzionasse come la Bundesbank, in termini di autonomia, ma questo si è rivelato un'illusione.

L'euro è in crisi perché un'unione di paesi con mentalità e cultura economica diverse non può funzionare. E i dati della situazione in Italia, Grecia, Francia o Spagna lo dimostrano. In Italia soprattutto l'euro ha avuto, dal 2006 a oggi, effetti drammatici sulla riduzione del reddito pro capite e sul mercato del lavoro. Basta confrontare la disoccupazione italiana e tedesca per accorgersi che l'euro sia un disastro al Sud, ma non un vantaggio al Nord. Per quanto riguarda le asserzioni della Merkel che raccontano della caduta dell’Europa in caso di caduta dell’Euro, questo non corrisponde a verità: l'Europa è molto di più della moneta comune.

Quel che è sicuro è che non saranno né i fondi salva-Stato né gli interventi della Bce a salvare l'euro. Sin dall'inizio sono stato contrario ad ogni aiuto per la Grecia. Fossi stato ministro delle Finanze ad Atene avrei dichiarato bancarotta (la soluzione più elegante, visto che anche gli Stati possono fallire). Mentre non è compito della Bce coprire debiti sovrani. Una volta infranta la clausola del "No-bailout" tutti i patti che reggono l'euro non hanno senso, diventano arbitrari e questi servono solo a guadagnare tempo perché i governi possano realizzare riforme politiche e fiscali. La reazione dei mercati finanziari è che in Spagna come in Italia - nonostante le iniezioni di liquidità della Bce - non vi sia consolidamento. Ai miei occhi Monti è un re nudo: inutile che, per coprirsi, invochi gli euro-bond, che sono l'ultima soglia oltre la quale non vi è più alcun fondo per l'euro. A quel punto i debiti sovrani saranno socializzati: come dire, la Germania si carica i debiti degli italiani. Non ci vuole la laurea in economia per capire perché la Merkel sia contraria”.

Queste le tesi di un economista di tutto rispetto, uguali alle le tesi di uno qualunque che ha sempre intuito che esista troppa disaffinità fra le genti che popolano il vecchio continente. Il francesi saranno sempre e solo francesi come noi saremo sempre e solo italiani, così per tutti gli altri membri, con i rispettivi costumi e mentalità, storia e tradizioni. Discorso diverso per gli Stati Uniti: loro son un solo popolo con un’unica storia e con la stessa lingua, nato dalla lotta per conquista della libertà a spese della colonizzatrice Inghilterra. Noi sino a sessant’anni fa ci sparavamo addosso l’un l’altro! Siatene certi: non nasceranno gli Stati Uniti d’Europa. O almeno dovranno passare ancora molti decenni e svanire gli antichi odi e rancori che riaffiorano ancora dal Medioevo.

Sono presenti 7 commenti

Anonimo ha detto...

ai veramente raggione mio caro

Anonimo ha detto...

Cosa aspettiamo? fuori la germania dall'europa e ognuno per i fatti e interessi suoi.

Anonimo ha detto...

tutto quello che è suuccesso ,che sta accadendo e accadrà all'euro è già stato deciso dal burattinaio del mondo economico oltre quarantanni prima,noi siamo solo inermi spettatori della commedia tragicomica di questa moneta che servirà al capitalismo economico globale per rendere il vecchio continente un nuovo serbatoio di manovalanza a basso costo e che per il cosiddetto " principio dei vasi comunicanti" ,farà sì che il flusso di danaro possa poi ritornare per la conseguente ricrescita economica quando non sarà più conveniente per esso investire nei paesi cosiddetti "emergenti".

Anonimo ha detto...

L'euro ci ha decisamente ridotti sul lastrico, questo è innegabile. Mi chiedo però se la situazione migliorerebbe ritornando alla vecchia lira. E' aquesto interrogativo che gli specialisti dovrebbero dare una risposta.

Anonimo ha detto...

Ne beneficerebbe l'esportazione raddoppiando di volume, per esempio. La Germania si sta riempiendo le borse a spese degli altri. Sta impadronendosi dell'economia europea distruggendo quella altrui. Ottimo il commento del 1 luglio ore 23,ore 23.04.

Anonimo ha detto...

La cosa incredibile è che si sta facendo la caccia alle streghe, imputando le colpe di quello che sta accadendo solo all'euro;purtroppo il fallimento dell'italia era stato decretato dalla fine degli anni 70 quando iniziarono, non per caso, ad imperversare i primi scandali finanziari e quando fu deciso di far fallire le prime grandi società italiane affinchè i cosiddetti cavalieri facessero "cassa"chiudendo gli insedimenti industriali italiani dove la manovalanza cominciava a costare troppo ,decidendo di andare a trovare"carne da macello"a basso costo nei cosiddetti" paesi emergenti" questo per aumentare i propri profitti in nome della globalizzazione.La globalizzazione sarebbe una gran bella cosa se fosse stata portata avanti da un capitalismo diverso da quello attuale,che è un capitalismo troglodita, in cui l'uomo ha sostituito la vecchia clava al danaro,quest'ultimo è solo un mezzo utile a dimostrare la propria superiorità sui propri simili.Questo capitalismo primitivo, nato negli anni 20 con la nascita dell'OBSOLESCENZA PROGRAMMATA(vedi filmato su google),in breve tempo ,se non vi saranno eventi che possano far regredire la nostra civiltà, sarà destinato a soccombere in quanto la sua creatura che ha partorito ovvero il consumismo (e non il comunismo come si era pensato in passato)decreterà la sua morte, questo perchè sarà lo stesso ecosistema in cui viviamo a porvi rimedio ,o con la stessa estinzione della razza umana oppure con la riconversione in un nuovo capitalismo etico-tecnologico-scientifico , in cui la scienza e la tecnica siano al servizio dell'etica, affinchè l'uomo possa VIVERE la propria esistenza in un mondo e in un modo degno di essere chiamato UMANO,che possa essere l'anticamera del Paradiso. Per un mondo migliore fatto di verità.

Anonimo ha detto...

l'ultmo commento è ............... e fa pensare ..........affinchè vi sia un mondo migliore.

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