sabato, luglio 07, 2012
La scoperta del bosone a Ginevra segna il trionfo del modello standard ma in realtà apre più interrogativi di quanti ne risolva

di Carlo Nicola Colacino, dell’Istituto dei Sistemi Complessi 
del CNR di Sesto Fiorentino

E dunque il grande giorno è arrivato. Il giorno che Peter Higgs, fisico inglese, sognava fin dal 1964 quando lui, per la verità insieme a molti altri fisici poi caduti un po' nel dimenticatoio, ipotizzò quello che poi sarebbe diventato noto come il “meccanismo di Higgs”, che dà alle particelle elementari una proprietà fondamentale: la loro massa. L'annuncio del CERN lascia pochi dubbi, i dati vengono da due esperimenti diversi. Il Modello Standard delle particelle elementari celebra in questi giorni il suo definitivo trionfo: non è esagerato affermare che tale modello costituisca forse la teoria scientifica in assoluto più confermata sperimentalmente.

Eppure le domande aperte restano tante: anzitutto, il bosone visto sperimentalmente è davvero una particella elementare (o fondamentale), come previsto da Higgs? Sarebbe la prima particella scalare - senza cioè proprietà rilevanti di simmetria sotto rotazione - elementare. Tutte le altre particelle scalari si sono rivelate infatti composte da altre particelle. La sua massa, poi, 125GeV, tende ai valori più bassi dell'intervallo teorico in cui si può situare per la consistenza della teoria; un Higgs “leggero” insomma, che potrebbe dar ragione alla teoria della supersimmetria che predice diversi bosoni di Higgs, tra cui uno appunto light. Tale teoria, introdotta nell'ambito della fisica delle particelle elementari proprio negli anni ‘60, è diventata in anni recenti di capitale importanza in cosmologia, perché spiegherebbe la materia oscura. Dunque, un solo Higgs come previsto dal suo “ideatore” oppure tanti Higgs - almeno tre - in un eccitante mondo super-simmetrico? E se invece il bosone visto fosse una particella non elementare ma composta? Questa ipotesi sembra sgradita alla maggior parte dei fisici, ma aprirebbe nuovi scenari e, pur essendo compatibile col Modello Standard, ci costringerebbe ad un ripensamento radicale sulla fisica delle particelle e su alcuni concetti di simmetria che davamo per assodati.

Sappiamo già che la fisica delle particelle dei prossimi anni sarà dominata dallo studio dei decadimenti di questo bosone, per capirne tutte le proprietà. E che comunque al termine del processo la nostra conoscenza dell'universo e dei suoi costituenti primari sarà aumentata. Ma sappiamo anche, come accaduto quasi sempre in fisica, che con l'aumento della conoscenza aumenteranno anche le domande ed i misteri…

È presente 1 commento

Morganion ha detto...

Proprio per questi motivi (ma anche per altri) mi sembra che quello di Higgs ed i bosoni supersimmetrici non siano davvero la stessa cosa. Superstringhe o teoria standard?
Quello che hanno trovato è molto ma è ancora poco per salvare la teosria standard mi pare. C'è sicuramente tanta fretta in giro... Di salvare interessi e centri di potere?

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