Ma le scuole potranno fare ancora conferenze sulla mafia rivolgendosi ai Consigli d’Istituto e invitando relatori a parlare gratuitamente del fenomeno che in Sicilia è ancora molto diffuso. Chi non vuole parlare di mafia fa indirettamente un regalo a Cosa Nostra!
L’ex generale di Carabinieri (ora in pensione) Vito Damiano, 59 anni, trapanese, attuale sindaco di Trapani in quota Pdl col 53% dei voti e 12.309 preferenze, è finito su tutti i giornali dopo una visita ad una scuola media. Per lui bisognerebbe bandire la parola mafia dentro la scuola perché altrimenti si fa pubblicità gratuita a Cosa nostra. Una posizione singolare e un po’ ardita che non trova consenso tra le istituzioni. Non dimentichiamoci che proprio molti uomini dello Stato ammazzati dalla mafia andavano in tutte le scuole della Sicilia per sensibilizzare gli studenti e le studentesse alla legalità. Mi viene in mente un nome per tutti: il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. Oppure i giudici del pool antimafia di Palermo e quelli del pool Mani pulite che a Milano si recavano e si recano nelle scuole per parlare di educazione alla legalità. Ma il neo sindaco di Trapani non è d’accordo: lui –ha detto – sosterrà l’educazione alimentare o altri progetti, ma non l’educazione alla legalità.
Il Sindaco di Trapani è libero di finanziare i progetti che vuole, ci mancherebbe altro. Ma sostenere l’equazione “parlare di mafia”=”pubblicità a Cosa Nostra” mi sembra originale e, quanto meno, un po’ incauto. A Trapani, “città del Sale e della Vela”, “città tra due mari”, bellissimo comune di oltre 70mila abitanti, non c’è bisogno di parlare di mafia perché nell’aria si respira la mafia. Nella richiesta del pizzo, nell’usura, nel traffico di stupefacenti e in quello delle armi, negli appalti, nella prostituzione e nel gioco d’azzardo. Tutto questo a Trapani avviene perché la mafia è presente ed è radicata sul territorio. E poi ci sono i picciotti o soldati di Cosa Nostra che informano i capi delle cosche su ogni movimento strano. Nulla sfugge a Cosa Nostra e se vogliamo cambiare le cose dialoghiamo con la città e con coloro che contrastano la mafia ogni giorno mettendo a repentaglio la propria vita.
A Palazzo Dalì, dove abita il sindaco Damiano, non ci sarà nessun sostegno ai progetti di educazione alla legalità. Chi se ne importa: non sarà lui a fermare la sensibilizzazione dei giovani a tale fenomeno criminoso. I magistrati, i parlamentari, coloro che sono esposti andranno gratuitamente nelle scuole di Trapani: potranno andare nel pomeriggio se il preside o i professori non saranno d’accordo, ma ci andranno. Basta una semplice richieste scritta al Consiglio d’Istituto. E poiché Damiano non darà neanche un centesimo, tali personaggi andranno a parlare senza alcun gettone di presenza.
Damiano ha parlato di spettacolini che vengono fatti a scuola ai bambini, che non capiscono niente. Può darsi invece che lo spettacolino lo facciano altri con tanto di teatrino e di soldatini che usano il piombo. Riteniamo che i giovani, che saranno la classe dirigente del futuro, debbano acquisire una cultura integrale. E se prescindiamo dalla cultura della legalità, la cultura è monca. I giovani in una società plurale come la nostra non possono non conoscere, per esempio, gli scopi di Cosa Nostra o gli eroi morti per garantirci la libertà e la democrazia. Cosa Nostra è una struttura potente, dispone di molti soldi, investe in Borsa con i colletti bianchi, controlla finanziarie e acquista negozi, case, terreni e palazzi. E’ infiltrata ed è radicata nella Pubblica Amministrazione, nei Palazzi di Giustizia, nelle Agenzie delle entrate, nei commissariati e nelle stazioni dei Carabinieri. Ovunque. Con il denaro è in grado di corrompere tutti. E se non accetti puoi perdere la vita. E’ giusto allora non sensibilizzare gli studenti e fare delle conferenze nelle scuole dove parlino dei testimoni della lotta alla mafia?
La bomba a Brindisi è stata fatta esplodere accanto ad una scuola intitolata a Morvillo-Facone. Se fossero vivi essi ci direbbero: andate avanti. non abbiate paura e soprattutto parlate con i giovani perché questi crimini orrendi non abbiano più a ripetersi. Noi saremo sempre con voi.
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Mafia uguale omertà.
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