"A Homs oggi la situazione è calma. Militari e combattenti dell’opposizione restano appostati nelle loro zone, non ci sono però combattimenti e la tregua in vigore da ieri sembra reggere. Abbiamo anche luce e acqua, le linee telefoniche fisse funzionano, non quelle dei cellulari"
Misna - Raggiunta a Homs, una
fonte della MISNA che preferisce restare anonima conferma la tenuta del cessate-il-fuoco in quello che è stato il principale centro degli scontri tra forze filogovernative e opposizione armata. “I problemi concreti sono adesso la presenza di numerosi sfollati, una parte dei quali ospitati in scuole, nelle chiese e nelle moschee – aggiunge la fonte della MISNA – mentre per il reperimento di generi di prima necessità soprattutto alimentari la situazione è sotto controllo anche se non si riesce a trovare tutto e i prezzi sono leggermente aumentati”.
Da Damasco, il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) segue con attenzione gli ultimi sviluppi pronta a intensificare la sua azione umanitaria. “Una nostra missione è tornata da Homs mercoledì dopo essere stata sul posto per alcuni giorni fornendo aiuti alla popolazione – dice alla MISNA Rabab Al Rifai, portavoce del Cicr nella capitale siriana – ma siamo presenti in tutti i punti caldi del paese e stiamo verificando la tenuta del cessate-il-fuoco prima di procedere ulteriormente”.
A certificare la tenuta della tregua ieri è stato anche Kofi Annan, il promotore del piano che dopo il cessate-il-fuoco prevede l’apertura di corridoi umanitari, l’avvio di trattative, la liberazione dei prigionieri politici, il libero accesso ai giornalisti e la possibilità di tenere manifestazioni pacifiche.
“La Siria sta apparentemente vivendo un raro momento di calma – ha detto Annan che è inviato speciale in Siria per Nazioni Unite e Lega Araba – e questo sta consentendo di portare aiuti e di accrescere la speranza della popolazione siriana che tanto sta soffrendo le conseguenze del conflitto”. Annan ha chiesto a governo e opposizione di stare ai patti e aggiunto di lavorare con il Consiglio di sicurezza dell’Onu per inviare una missione di osservazione nel più breve tempo possibile.
Intervenendo oggi da Ginevra, il portavoce di Annan, Ahmed Fawzy, ha affermato che il cessate-il-fuoco è “relativamente rispettato” e che si sta lavorando per inviare un gruppo di 250 osservatori. Scontri di modesta entità tra militari e combattenti del cosiddetto Esercito siriano libero secondo fonti dell’opposizione si sono avuti a Khirbet Al Joz, nei pressi del confine con la Turchia.
Misna - Raggiunta a Homs, una
fonte della MISNA che preferisce restare anonima conferma la tenuta del cessate-il-fuoco in quello che è stato il principale centro degli scontri tra forze filogovernative e opposizione armata. “I problemi concreti sono adesso la presenza di numerosi sfollati, una parte dei quali ospitati in scuole, nelle chiese e nelle moschee – aggiunge la fonte della MISNA – mentre per il reperimento di generi di prima necessità soprattutto alimentari la situazione è sotto controllo anche se non si riesce a trovare tutto e i prezzi sono leggermente aumentati”.Da Damasco, il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) segue con attenzione gli ultimi sviluppi pronta a intensificare la sua azione umanitaria. “Una nostra missione è tornata da Homs mercoledì dopo essere stata sul posto per alcuni giorni fornendo aiuti alla popolazione – dice alla MISNA Rabab Al Rifai, portavoce del Cicr nella capitale siriana – ma siamo presenti in tutti i punti caldi del paese e stiamo verificando la tenuta del cessate-il-fuoco prima di procedere ulteriormente”.
A certificare la tenuta della tregua ieri è stato anche Kofi Annan, il promotore del piano che dopo il cessate-il-fuoco prevede l’apertura di corridoi umanitari, l’avvio di trattative, la liberazione dei prigionieri politici, il libero accesso ai giornalisti e la possibilità di tenere manifestazioni pacifiche.
“La Siria sta apparentemente vivendo un raro momento di calma – ha detto Annan che è inviato speciale in Siria per Nazioni Unite e Lega Araba – e questo sta consentendo di portare aiuti e di accrescere la speranza della popolazione siriana che tanto sta soffrendo le conseguenze del conflitto”. Annan ha chiesto a governo e opposizione di stare ai patti e aggiunto di lavorare con il Consiglio di sicurezza dell’Onu per inviare una missione di osservazione nel più breve tempo possibile.
Intervenendo oggi da Ginevra, il portavoce di Annan, Ahmed Fawzy, ha affermato che il cessate-il-fuoco è “relativamente rispettato” e che si sta lavorando per inviare un gruppo di 250 osservatori. Scontri di modesta entità tra militari e combattenti del cosiddetto Esercito siriano libero secondo fonti dell’opposizione si sono avuti a Khirbet Al Joz, nei pressi del confine con la Turchia.
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