domenica, aprile 22, 2012
Attenzione puntata sul Bahrain dove si svolge il Gran Premio di Formula 1 nonostante le violente proteste antigovernative da parte dell’opposizione sciita 

Radio Vaticana - Stamattina il re al Khalifa ha ringraziato il mondo sportivo promettendo aperture democratiche nel Paese: porte aperte al dialogo con l’opposizione sulle riforme e gratitudine al mondo della Formula 1 che ha deciso di disputare ugualmente la gara. Questa la posizione espressa stamattina dal sovrano del Bahrain che in questo modo ha difeso l’investimento da 40 milioni di dollari affrontato per mettere in piedi l’appuntamento sportivo e dimostrare a tutti che la vita nel regno è tornata alla normalità. Eppure nelle ultime 24 ore gli scontri – che secondo il primo bilancio hanno provocato almeno un morto, numerosi feriti e arresti – hanno interessato alcuni villaggi e la capitale Manama, arrivando fino alle porte del circuito di Sakhir. Nonostante il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, giovani a volto coperto hanno dato alle fiamme cassonetti lanciando pietre contro la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni e bombe assordanti. I manifestanti - espressione della maggioranza sciita - hanno indetto tre giornate di protesta con l’obiettivo di sfruttare l’attenzione mediatica per ricordare al mondo che nel Paese da oltre un anno è iniziata una rivolta popolare duramente repressa. I regnanti sunniti, assieme agli alleati sauditi, denunciano un presunto complotto sciita guidato dal vicino Iran.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa