giovedì, aprile 19, 2012
Ci battiamo per evitare il drammatico destino della Grecia. Lo afferma il premier Mario Monti in conferenza stampa dopo l’approvazione del Def, documento di economia e finanza 2012. Ristabilire un’Italia capace di crescere – afferma – è un compito appena iniziato.

Radio Vaticana - Sul piano interno la crescita non tornerà fino al 2013. Lo afferma Monti nella conferenza stampa in cui illustra la situazione che il paese si trova a vivere con una crisi che sta imponendo un prezzo altissimo, dice, ai lavoratori, alle famiglie, ai giovani alle imprese. Per Monti bisogna battersi per evitare il drammatico destino della Grecia con 1.725 suicidi. Per questo è necessario contrastare la corruzione e l’evasione fiscale ma anche riformare la governance della politica: la riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, il finanziamenti ai partiti, tutti temi importanti per la credibilità che conta anche per lo spread. Oggi il consiglio dei ministri ha approvato il documento di economia e finanza 2012. Si recepisce, quindi, il vincolo del pareggio di bilancio nel 2013, anno nel quale la politica economica italiana prevede un avanzo strutturale dello 0.6%. Il cdm ha anche detto sì al piano nazionale di riforma. 5 i punti per la crescita illustrati dal ministro per lo Sviluppo: infrastrutture, pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, incentivi alle imprese, energia e semplificazione burocratica. Secondo Passera le banche potrebbero tra l’altro anticipare 20-30 miliardi per il credito alle imprese indebitate per il ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione ai fornitori.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa