venerdì, marzo 30, 2012
E’ allarme siccità per la prossima estate. Rischio acqua razionata.

di Benedetta Biasci

L’autunno poco piovoso del 2011 e le temperature fuori stagione di marzo hanno indotto i metereologi a dichiarare l’allarme siccità per la prossima estate. Il climatologo Giampiero Maracchi dichiara che i cambiamenti climatici “hanno provocato uno spostamento della traiettoria delle masse d'aria. Le perturbazioni si sono spostate sul Nord Europa ad alte latitudini a causa della cella tropicale di Hadley, un'area di alta pressione che si è spinta più a settentrione”. L’esperto avverte inoltre del rischio di razionalizzazione dell’acqua in estate, proprio perché “le precipitazioni registrate da settembre sono pari al 30% dei valori normali”. La regione più esposta è la Toscana ed è per questo che anche l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, ha invitato alla sobrietà dei consumi e a riflettere su “un accesso equo, sicuro e adeguato all'acqua''.

Massimiliano Pasqui dell'Istituto di biometeorologia del Cnr spiega: “Per misurare la siccità meteorologica usiamo tre riferimenti. Se non piove per tre mesi abbiamo una crisi superficiale che colpisce l'agricoltura e i boschi. Oltre i tre mesi e fino ai nove la crisi altera le falde superficiali e i corsi d'acqua; dai nove a 12 mesi si incide negativamente sulle falde più profonde creando problemi seri. Ecco, ora ci troviamo nella seconda fase di crisi intensa che riduce pure l'acqua dei pozzi”.

I metereologi rassicurano che il caldo anomalo di questi giorni durerà fino a sabato, dopo di che sono previste intense piogge per i prossimi giorni. Il Veneto e il Friuli, come ci informa meteo.com, ''stanno già adottando misure straordinarie per far fronte all'emergenza acqua: chiusura degli invasi alpini, divieto di utilizzare l'acqua potabile al di fuori degli usi domestici e divieto di accendere fuochi nei pressi delle aree boschive''.

Poco più di una settimana fa è stata ricordato, grazie al “World Water Day”, quanto l’acqua sia fondamentale per la nostra vita, un bene prezioso da difendere a tutti i costi proprio perché non è illimitato. Già molti Paesi vivono in siccità, e le cause sono molteplici e correlate tra loro: cambiamenti climatici, inquinamento, eccessivo sfruttamento, ecc. Eppure, nonostante se ne conoscano le cause, il problema permane e continuiamo a chiederci: come organizzare un futuro sostenibile? Non è forse il caso che le istituzioni intervengano seriamente e prendano provvedimenti per garantirne il diritto a tutti e ribadire quindi, a chiare lettere, che l’acqua è vita e come tale va difesa?

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