domenica, marzo 25, 2012
Un milione di fedeli ha accolto Benedetto XVI in Messico, lungo le strade di Guanajuato e Leon.

Uccr - L’entusiasmo popolare è alle stelle, dice la stampa e anche il Pontefice ne è rimasto sorpreso. Papa Ratzinger ha già incontrato otto familiari di vittime della criminalità organizzata: il cristiano, ha ammonito poi il Pontefice in un Paese insanguinato dalla violenza, «non risponde al male con il male», bensì «è sempre strumento del bene, araldo del perdono, portatore di allegria, servitore dell’unità». Con il presidente Calderon si è parlato di disarmo nucleare e il Pontefice ha auspicato un trattato anti-armi la cui «proliferazione ha favorito l’azione criminale della delinquenza». Si è poi rivolto particolarmente -oltre agli impegni istituzionali- ai circa 4.000 bambini riuniti nella “Plaza de la Paz”. Ricordiamo che in Messico la Chiesa attende dalla legge in discussione sulla libertà religiosa il riconoscimento di quel ruolo pubblico che qui finora non ha mai avuto.

La diretta video del viaggio del Papa è visibile qui.

La Santa Sede ha intanto pubblicato alcuni dati sulla Chiesa cattolica nei due Paesi latinoamericani, Messico e Cuba forniti dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa e aggiornati al 31 dicembre 2010. Il Messico ha una popolazione di almeno 108.000.000 abitanti, di cui quasi il 92% è di religione cattolica. Il territorio messicano conta 6.744 parrocchie, 163 vescovi, 16.234 sacerdoti e 30.023 religiosi e religiose. Un totale di 1.856.735 studenti frequenta gli 8.991 centri di istruzione di tutti i livelli gestiti dalla Chiesa o da enti ecclesiastici, i quali dirigono anche 5.082 centri caritativi di proprietà della Chiesa, di cui 257 ospedali, 1.602 ambulatori, 8 lebbrosari, 329 orfanotrofi e asili nido, e più 2.100 consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita. A Cuba invece il 60,19% della popolazione dell’isola caraibica è di religione cattolica, ossia 6.766.000 abitanti su un totale di 11.242.000. 304 le parrocchie, 17 vescovi e 361 i sacerdoti. Ecclesiastici e/o religiosi gestiscono a Cuba anche 17 centri caritativi, di cui ad esempio 2 ambulatori, 1 lebbrosario e 8 case per anziani o disabili.

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