martedì, marzo 06, 2012
Ecco il nostro consueto appuntamento col teatrino della politica e della società italiana

di Silvio Foini

Sparata shock del “senatur”: il Nord farà fuori Monti. Il sasso nello stagno ha prodotto cerchi enormi: dal mondo politico e da quello del web reazioni a raffica. Dal giudizio di onorevoli (questo aggettivo sempre con riserva parlando) a quello dei molteplici commenti dei lettori si evincerebbe una sorta di inadeguatezza del leader della Lega alla sua permanenza in Parlamento causa una supposta malattia mentale. Non ci abitueremo mai alle sue strampalate esternazioni, poi rettificate accusando i giornalisti, “teste di legno”, di travisare i suoi discorsi.

Ipse dixit: “Monti? Rischia la vita, il nord lo farà fuori”. Salvo poi giustificare così le sue affermazioni: “Stanno riempiendo il Nord di mafiosi in soggiorno obbligato: prima o poi qualcuno si decide a impiccarli sulla pubblica piazza”. Parole che hanno suscitato immediate reazioni. Per il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi: “Bossi parla come un terrorista, e non basta giustificarlo perché non sta bene”. Secondo Nichi Vendola, leader di Sel: “Bisogna smetterla di considerare folklore l'uso di un linguaggio violento e intollerante”. E Francesco Boccia (Pd) ha dato del pazzo al senatur: “Il signor Umberto Bossi è chiaramente incapace di intendere e di volere, è in evidente di squilibrio psichico”. Così ha commentato invece il presidente della Camera, Gianfranco Fini: “Dico questo con profondo rispetto della persona, ma quando si è chiamati a commentare ciò che dice Bossi non si è più nell'ordine dell'analisi politica”.

Il Senatur, quando gli han fatto leggere l’agenzia che riportava le sue parole, l’ha messa sul ridere e ha commentato: “Ho minacciato di morte Monti? E' Monti che minaccia di morte noi... Ho detto che Monti nella testa dei padani non è ben visto perché ci porta la povertà e poi anche la mafia”. Seguono le dure rampogne ai giornalisti, come suo solito: “Travisano, non si smentiscono mai quelle teste di legno”. Nessuna minaccia di morte, dunque, ha puntualizzato: “Se devo fare una minaccia, la faccio!”.

Anche per quanto riguarda l’ex alleato, non gliele ha certo risparmiate: “Monti e Berlusconi? Uno gratta e l'altro tiene il palo”, ha detto il senatur rispolverando l'immagine del gatto e della volpe.
Ha quindi annunciato che la Lega correrà da sola alla prossima tornata elettorale rimandando eventuali alleanze del caso solo ai ballottaggi, ma, cosa importantissima, dovrà essere assolutamente compatta, senza beghe interne e liti varie che nell’ultimo periodo non sono mancate affatto.

Poi, da par suo e per non smentirsi mai, ha auspicato che i suoi figli non cantino mai l’inno di Mameli. A tal proposito desideriamo portare all’attenzione uno solo degli innumerevoli commenti dal web:

Per cantare un inno, bisognerebbe prima "impararlo”…
Per cantare un inno senza averlo imparato, bisognerebbe "leggerlo"...
Per leggere un inno bisognerebbe "saper leggere"...
Per saper leggere bisognerebbe avere un minimo di polpa meningea nella zona occipitale del cranio...
Bossi può stare tranquillo. Le particolarità neuro-anatomiche della sua progenie, tipiche del pesce acefalo, non sono adeguatamente predisposte ad una operazione particolarmente complessa come quella di attingere, immagazzinare e memorizzare i dati necessari alla rielaborazione vocale di un inno musicale”

Che fare dunque? Ai lettori l’ardua sentenza.

Sono presenti 3 commenti

Anonimo ha detto...

Solo l'italia poteva dare spazio a uno come il bossi. In altri paesi non sarebbe mai arrivato al governo di uno stato e volerlo dividere.
Vero, non é tanto normale. Per fortuna non tornerà più. Gli elettori ora sanno bene chi é.
Un incongruente e un fancazzista.

Anonimo ha detto...

Davvero intelligente chi ha scritto il commento sul web , chissà se i diretti interessati lo leggeranno e faranno magari un piccolissimo sforzo per capirne il senso? Forse avranno bisogno delle note esplicative, visto l'acume...la gente della lega è sullo stesso piano intellettivo del lider quindi inutile sperare che se ne discostino.

Anonimo ha detto...

Ma quali note esplicative! Come dice il commentatore del web prima dovrebbero imparare a leggere, poi la lingua italiana. Ti pare possibile? Non c'é più speranza per loro. Rimane a noi solo quella che se ne vadano fò di bal come dice il loro capo.

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa