giovedì, febbraio 09, 2012
L'austerità di Monti colpisce anche il governo: addio a spese "non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto e immediato ai fini pubblici"

Il Premier Monti ha deciso di dare una sterzata alle spese di rappresentanza di Palazzo Chigi e del Ministero dell'economia, le due strutture sotto il suo diretto controllo: niente più convegni, incontri e inaugurazioni. Monti ha infatti vietato al governo tutte le spese "non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto e immediato ai fini pubblici". Nella stessa direttiva con cui si dispongono i tagli delle spese inutili, Monti esige che i dipendenti pubblici si attengano scrupolosamente al codice etico del ministero dell'Economia , che prevede il divieto di accettare regali e omaggi, di qualsiasi natura, aventi un valore superiore ai 150 euro. Monti precisa quindi che ogni dono di valore dovrà essere restituito all'Amministrazione di appartenenza”.

Queste misure serviranno, spiega il Premier, «per assicurare l'economicità e l'efficienza nell'azione amministrativa». “Il fine – precisa Monti - è di assicurare non solo la puntuale e sicura osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme, ma anche di evitare spese non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative, astenendosi dall'effettuare spese di rappresentanza, ed evitando di organizzare convegni, o altri eventi non strettamente indispensabili”.

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

Era ora, finalmente si eliminano tante spese inutili, ancora una volta il professore merita un plauso. Mi piace la determinazione e l'incisione dei provvedimenti.

Anonimo ha detto...

Scusate, volevo dire "incisività dei provvedimenti"

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