giovedì, febbraio 09, 2012
In Italia ogni due giorni si consuma un omicidio in famiglia

E-ilmensile - Le pagine di cronaca dei giornali raccontano di continuo di stragi familiari perpetrate da coniugi affranti dalla solitudine che non riescono a gestire la fine di un matrimonio. “Si tratta molto spesso di morti annunciate o di conflitti sottovalutati dagli addetti ai lavori incuranti degli scontri tribali che si celano dietro una separazione o un divorzio”, ha detto Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani (Ami). “Manca la cultura della prevenzione e della mediazione finalizzate ad abbassare i toni del conflitto e ad educare i due coniugi a un litigio ‘razionale’”.

Secondo l’Eures, ogni dieci giorni un padre o un marito pianifica il proprio suicidio che coinvolge l’omicidio nel 53 percento dei casi della moglie o compagna, nel 29 percento dei casi di uno o più figli e nel 18 percento di persone terze.

Il presidente dell’Ami denuncia al riguardo le carenze del sistema giudiziario familiare italiano, che non prevede “un percorso di sostegno psicologico in favore di figli e genitori bisognosi” dopo la disgregazione del nucleo. “L’Ami auspica l’introduzione obbligatoria”, continua Gassani, “della mediazione famigliare, e comunque di percorsi gratuiti di sostegno psicologico nei confronti di chi dà segnali di squilibrio o richiede espressamente un aiuto. L’aumento delle separazioni e dei divorzi in Italia è direttamente proporzionale all’aumento delle stragi in famiglia”.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa