lunedì, gennaio 23, 2012
L'India ha più affamati e sottonutriti dell'intera Africa, il suo rapido sviluppo cova un ingiustizia ed una diseguaglianza sociale crescente che esplode nella guerriglia maoista naxalita e nell'estremismo delle destra induista, eppure "la più grande democrazia del mondo" non rinuncia a sperperare risorse nella sua avventura militare-nucleare.

GreenReport - Oggi nella città di Bolshoi Kamen, nell'Estremo Oriente russo, Ajai Malhotra, ambasciatore indiano a Mosca, Roman Trotsenko, presidente di Osk il gruppo di costruzioni navali russo, e Ivan Gontcharenko, direttore aggiunto di Rosoboronexport, l'agenzia russa di esportazioni di armi, hanno dato il via al trasferimento del sommergibile nucleare Nerpa (nella foto) all'India. In realtà si tratta di un "affitto" di 10 anni per il quale l'India pagherà 920 milioni di dollari.

Il Nerpa è un sottomarino lungo 110 metri che monta un reattore Ok-650M da 190 MW, che ha un'autonomia di 100 giorni e può scendere fino a 600 metri di profondità.
Un progetto avviato nel 1976, in piena epoca sovietica e perfezionato nel 1980. Solo tra il 1983 e il 1993 sono stati messi in cantiere 20 sottomarini nucleari Nerpa, 14 dei quali destinati alla marina militare dell'Urss, poi diventata Russa. Infatti è stato solo nel 2001 che il primo di questi sottomarini ha potuto innalzare la bandiera russa.

Ma questi grossi gingilli nucleari hanno una storia disgraziata: Il Nerpa doveva essere consegnato all'India nel 2008, ma una serie di incidenti e problemi tecnici hanno ritardato la cosa di ben 4 anni. Nel novembre 2008, durante un test del sommergibile, l'avvio accidentale di un sistema anti-incendio a base di freon, un gas molto tossico, uccise 20 persone a bordo del Nerpa destinato all'India. Ci sono voluti più di tre anni per riparare il sommergibile, fare nuovi test, e permettere agli indiani di innalzare la bandiera su questo mostro nucleare in affitto, in grado di lanciare 28 missili ed anche siluri e mine.

Il tutto nel tentativo di rompere l'equilibrio nucleare con il Pakistan ed all'interno del grande gioco dell'Asia centrale al quale da sempre partecipano russi, Indiani e gli ex colonizzatori europei, e che ora vede due nuovi giocatori: cinesi e statunitensi. Le folle di poveri e di affamati indiani e pakistani, impotenti e intossicati di nazionalismo, stanno a guardare questa partita nucleare che succhia le loro risorse e che potrebbe mettere fine alle loro vite.

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