“La lotta all’evasione è uno sforzo titanico, ma comincia a dare i suoi frutti. Nel 2011 abbiamo recuperato 11,6 miliardi. Ora, con il controllo dei conti bancari, può partire la grande svolta di primavera”.
E-ilmensile - Ad annunciarlo è il direttore della Agenzia delle Entrate Attilio Befera, in un colloquio con ‘La Repubblica’. “Ormai siamo in grado di verificare la posizione di tutti i contribuenti. Dopo le dichiarazioni dei redditi di giugno scatterà un’operazione di controlli ‘massivi’. La vera lotta agli evasori può cominciare davvero”. “L’ultima manovra del governo- dice Befera- contiene un driver formidabile per la lotta all’evasione. Ora l’Agenzia delle Entrate ha accesso diretto ai conti correnti bancari. L’archivio dei depositi da consultare ai fini fiscali lo aveva inventato Visco nel ’96: il Parlamento lo ha bloccato per 15 anni, ora Monti l’ha finalmente sbloccato. Per far partire la raccolta dei dati manca solo l’ultimo provvedimento attuativo, che vareremo nei prossimi giorni d’intesa con il Garante della Privacy”. “Grazie al sistema informatico ‘Serpico’ abbiamo l’incrocio- speiga Befera- con tutti i dati possibili, dalle dichiarazioni Inps ai dati del registro delle imprese. Nel frattempo, stiamo mettendo a punto gli ultimi aggiornamenti al redditometro, che saranno pronti entro fine febbraio. A quel punto, potrà partire la ‘grande svolta di primavera’: in contemporanea con le dichiarazioni dei redditi di maggio e di giugno, partirà un’operazione di controlli massivi su tutte le posizioni sospette”.
A rischiare sono anche gli esportatori di capitali. “La prova della verità- dice Befera- saranno i saldi dei conti correnti: se all’inizio dell’anno un contribuente sospetto ha un deposito da un milione di euro, che a fine anno diventa di 1.000 euro, noi possiamo chiedergli che fine hanno fatto quei soldi”. Befera torna sui controlli a tappeto di queste settimane, prima a Cortina e poi a Milano. “Noi- sottolinea- di controlli analoghi ne abbiamo sempre fatti. Certo, adesso c’è un’attenzione diversa presso la politica, e una sensibilità maggiore presso i cittadini”. “L’Italia è un Paese in cui è mancata per molti, troppi anni una cultura della legalità fiscale. Cortina, con quel 300 per cento in più di scontrini emessi in un solo giorno, è solo un esempio, ma gliene potrei citare quanti ne vuole. A Milano- riferisce- abbiamo trovato di tutto, tra i 115 esercizi che abbiamo controllato. In 33 locali c’erano lavoratori in nero. Poi scontrini non rilasciati, studi di settore falsificati, con esercenti che dichiaravano quattro tavoli all’aperto e invece ne avevano 40. Il 30 per cento di irregolarità, tra bar, ristoranti e soprattutto discoteche. In una di queste ci hanno addirittura bloccato all’ingresso, mentre uno dei titolari faceva scappare dal retro clienti e dipendenti”. “Ci siamo accorti – dice Befera- che l’effetto deterrenza comincia a funzionare. L’idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti ad una maggiore onestà fiscale. Per questo andremo avanti, rafforzando gli interventi sul territorio”. Dopo il Nord toccherà al Centro-Sud. Perchè, dice Befera, “finchè fa freddo si va nelle stazioni invernali, quando arriva il caldo si passa alle località balneari”.
E-ilmensile - Ad annunciarlo è il direttore della Agenzia delle Entrate Attilio Befera, in un colloquio con ‘La Repubblica’. “Ormai siamo in grado di verificare la posizione di tutti i contribuenti. Dopo le dichiarazioni dei redditi di giugno scatterà un’operazione di controlli ‘massivi’. La vera lotta agli evasori può cominciare davvero”. “L’ultima manovra del governo- dice Befera- contiene un driver formidabile per la lotta all’evasione. Ora l’Agenzia delle Entrate ha accesso diretto ai conti correnti bancari. L’archivio dei depositi da consultare ai fini fiscali lo aveva inventato Visco nel ’96: il Parlamento lo ha bloccato per 15 anni, ora Monti l’ha finalmente sbloccato. Per far partire la raccolta dei dati manca solo l’ultimo provvedimento attuativo, che vareremo nei prossimi giorni d’intesa con il Garante della Privacy”. “Grazie al sistema informatico ‘Serpico’ abbiamo l’incrocio- speiga Befera- con tutti i dati possibili, dalle dichiarazioni Inps ai dati del registro delle imprese. Nel frattempo, stiamo mettendo a punto gli ultimi aggiornamenti al redditometro, che saranno pronti entro fine febbraio. A quel punto, potrà partire la ‘grande svolta di primavera’: in contemporanea con le dichiarazioni dei redditi di maggio e di giugno, partirà un’operazione di controlli massivi su tutte le posizioni sospette”.A rischiare sono anche gli esportatori di capitali. “La prova della verità- dice Befera- saranno i saldi dei conti correnti: se all’inizio dell’anno un contribuente sospetto ha un deposito da un milione di euro, che a fine anno diventa di 1.000 euro, noi possiamo chiedergli che fine hanno fatto quei soldi”. Befera torna sui controlli a tappeto di queste settimane, prima a Cortina e poi a Milano. “Noi- sottolinea- di controlli analoghi ne abbiamo sempre fatti. Certo, adesso c’è un’attenzione diversa presso la politica, e una sensibilità maggiore presso i cittadini”. “L’Italia è un Paese in cui è mancata per molti, troppi anni una cultura della legalità fiscale. Cortina, con quel 300 per cento in più di scontrini emessi in un solo giorno, è solo un esempio, ma gliene potrei citare quanti ne vuole. A Milano- riferisce- abbiamo trovato di tutto, tra i 115 esercizi che abbiamo controllato. In 33 locali c’erano lavoratori in nero. Poi scontrini non rilasciati, studi di settore falsificati, con esercenti che dichiaravano quattro tavoli all’aperto e invece ne avevano 40. Il 30 per cento di irregolarità, tra bar, ristoranti e soprattutto discoteche. In una di queste ci hanno addirittura bloccato all’ingresso, mentre uno dei titolari faceva scappare dal retro clienti e dipendenti”. “Ci siamo accorti – dice Befera- che l’effetto deterrenza comincia a funzionare. L’idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti ad una maggiore onestà fiscale. Per questo andremo avanti, rafforzando gli interventi sul territorio”. Dopo il Nord toccherà al Centro-Sud. Perchè, dice Befera, “finchè fa freddo si va nelle stazioni invernali, quando arriva il caldo si passa alle località balneari”.
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