Sessanta esperti internazionali dello Scientific committee on the effects of atomic radiation dell'Onu (Unscear), sono riuniti nella sede dell'International atomic energy agency (Iaea) per valutare le esposizioni alle radiazioni e gli effetti sulla salute derivanti dal disastro nucleare di Fukushima Daiichi dell'11 marzo 2011 in Giappone.
GreenReport - Fondata nel 1955, l'Unscear, spesso criticata per la sua accondiscendenza verso la lobby nucleare, ha il compito di riesaminare gli "standard" delle sorgenti di radiazioni ionizzanti e gli effetti sulla salute umana e l'ambiente. Le sue valutazioni forniscono la base scientifica per le agenzie Onu ed i governi per formulare gli standard legati al nucleare e programmi contro le radiazioni ionizzanti. Il meeting di Vienna durerà tutta la settimana e Wolfgang Weiss, presidente dell'Unscear, ha detto: «Stiamo mettendo insieme un puzzle, valutando le esposizioni della popolazione in generale, dei lavoratori e gli effetti delle radiazioni, e cercando i pezzi mancanti».
I dati sono quelli forniti all'Unscear dal governo giapponese, dalla Fao, dall'Organizzazione meteorologica mondiale, dalla Comprehensive nuclear-test-ban treaty organization, dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla stessa Iaea.
La stessa Unscear spiega che dopo il terremoto/tsunami del marzo scorso sono stati contaminati «Aria, acqua piante ed animali con la radioattività», con fallout radioattivi a decine di chilometri dal sito del disastro nucleare. Weiss sottolinea che la riunione di Vienna indagherà sulle «Lacune critiche nei dati che sono disponibili, sui quali è necessario concentrare ulteriormente, e come garantire la qualità e l'affidabilità di ciò su cui si basano le valutazioni».
La valutazione Unscear è stata intrapresa da 4 gruppi di esperti ed è stata approvata nel dicembre 2011 con una deliberazione dell'Assemblea generale dell'Onu. I 60 esperti sono forniti a costo zero da 18 Stati membri dell'Onu. Sempre a dicembre nel Comitato scientifico dell'Unscear sono entrati altri 6 membri: Bielorussia, Finlandia, Pakistan, Corea del sud, Spagna e Ucraina, tutti Paesi nucleari e che vogliono rimanere tali o addirittura costruire altre centrali. Ogni Stato membro designa uno scienziato con consulenti a rappresentarlo nel Comitato. Un rapporto preliminare sarà reso noto nel meeting annuale dell'Unscear, che si terrà dal 21 al 25 maggio, e la relazione finale sarà presentata all'Assemblea generale dell'Onu nel 2013.
GreenReport - Fondata nel 1955, l'Unscear, spesso criticata per la sua accondiscendenza verso la lobby nucleare, ha il compito di riesaminare gli "standard" delle sorgenti di radiazioni ionizzanti e gli effetti sulla salute umana e l'ambiente. Le sue valutazioni forniscono la base scientifica per le agenzie Onu ed i governi per formulare gli standard legati al nucleare e programmi contro le radiazioni ionizzanti. Il meeting di Vienna durerà tutta la settimana e Wolfgang Weiss, presidente dell'Unscear, ha detto: «Stiamo mettendo insieme un puzzle, valutando le esposizioni della popolazione in generale, dei lavoratori e gli effetti delle radiazioni, e cercando i pezzi mancanti».I dati sono quelli forniti all'Unscear dal governo giapponese, dalla Fao, dall'Organizzazione meteorologica mondiale, dalla Comprehensive nuclear-test-ban treaty organization, dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla stessa Iaea.
La stessa Unscear spiega che dopo il terremoto/tsunami del marzo scorso sono stati contaminati «Aria, acqua piante ed animali con la radioattività», con fallout radioattivi a decine di chilometri dal sito del disastro nucleare. Weiss sottolinea che la riunione di Vienna indagherà sulle «Lacune critiche nei dati che sono disponibili, sui quali è necessario concentrare ulteriormente, e come garantire la qualità e l'affidabilità di ciò su cui si basano le valutazioni».
La valutazione Unscear è stata intrapresa da 4 gruppi di esperti ed è stata approvata nel dicembre 2011 con una deliberazione dell'Assemblea generale dell'Onu. I 60 esperti sono forniti a costo zero da 18 Stati membri dell'Onu. Sempre a dicembre nel Comitato scientifico dell'Unscear sono entrati altri 6 membri: Bielorussia, Finlandia, Pakistan, Corea del sud, Spagna e Ucraina, tutti Paesi nucleari e che vogliono rimanere tali o addirittura costruire altre centrali. Ogni Stato membro designa uno scienziato con consulenti a rappresentarlo nel Comitato. Un rapporto preliminare sarà reso noto nel meeting annuale dell'Unscear, che si terrà dal 21 al 25 maggio, e la relazione finale sarà presentata all'Assemblea generale dell'Onu nel 2013.
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