sabato, dicembre 17, 2011
Basta razzismo e odio: “Stiamo più attenti alle parole”. La Comunità senegalese manifesta la sua rabbia e chiede la chiusura di Casa Pound. Il neoministro Riccardi: “Occorre trovare nuove strade di concordia pacifica per vivere insieme”

di Benedetta Biasci

A pochi giorni dal crudele omicidio dei due senegalesi a Firenze, non possiamo non riflettere su quanto è accaduto: un uomo di nome Gianluca Casseri ha comprato una Smith&Wesson, ha fabbricato in casa propria dei proiettili, si è recato in Piazza Dalmazia e ha sparato a bruciapelo a due uomini con l’intento di ucciderli, colpevoli soltanto di avere un colore della pelle diverso dal suo. E la sua follia omicida probabilmente non si sarebbe fermata qui: oltre ai tre senegalesi feriti in Piazza San Lorenzo, che per fortuna adesso sono sani e salvi, nella sua auto è stata trovata una busta con altri 28 proiettili che presumibilmente erano destinati a colpire altre vittime.

Il fatto è terribile non solo perché sono state uccise due persone con una freddezza e una lucidità che lasciano senza parole, ma perché l’assassino le ha uccise considerandole come “diverse”. Cosa ha spinto Gianluca Casseri a ritenere i due venditori ambulanti meritevoli di una fine così brutale? “Perché, perché?” risuona nelle domande dei giovani senegalesi ai quali sono stati uccisi due amici, due parenti, due compagni.

E’ sbalorditivo come l’assassino avesse architettato tutto nei minimi dettagli, anche se, dicono i conoscenti, “sembrava un tipo normale e innocuo”. Casseri aveva 50 anni, faceva il ragioniere, era un appassionato scrittore ma con simpatie neonaziste, pagane, antisemite e razziste. Aveva fondato la rivista 'La Soglia' e simpatizzava con CasaPound, centro sociale di estrema destra. Viveva con suo fratello e con sua madre malata di Alzheimer, soffriva di depressione, anche se nessuna documentazione integrativa è arrivata agli uffici giudiziari. Forse era possibile accorgersi in tempo della xenofobia e del razzismo che l’uomo stava covando? Questa è probabilmente una delle domande che turberà gli animi di chi conosceva Gianluca Casseri e di tutta la comunità senegalese, fiorentina e non, che è rimasta fortemente scossa e impaurita da questo evento. Ora tutti chiedono misure di sicurezza e la chiusura di Casa Pound: è per questo che domani sono previste manifestazioni e contestazioni in tutto il Paese.

Firenze è vicina col cuore a tutta la comunità senegalese. Tutti i cittadini hanno dimostrato la loro vicinanza a parenti e amici delle vittime e hanno partecipato al lutto cittadino. Significativa la presenza del neoministro della Cooperazione Andrea Riccardi, che, recatosi a Firenze, è intervenuto a Palazzo Vecchio: "Qualcosa di orribile, assurdo, drammatico. […] Occorre bonificare le coscienze dal razzismo e trovare nuove strade di concordia pacifica per vivere insieme". Il ministro ritiene che la causa sia da ricercare nel “piccolo disprezzo quotidiano della chiacchiere per strada, nel disprezzo dei giornali, nel disprezzo dei politici, nel disprezzo degli intellettuali, nel nostro disprezzo verso gli altri, che costruiscono la cultura dell'odio e alimentano violenza e follia. Stiamo più attenti alle parole". E’ da questo ammonimento del ministro Riccardi che gli italiani possono prendere spunto per costruire, edificare e fondare una vera e propria educazione al diverso. Lo straniero non può che essere un arricchimento.

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