sabato, novembre 19, 2011
Contribuirà a fermare il continuo dilagarsi dello Human papilloma virus?

di Alice Bianchi

Il cosiddetto ‘Papilloma Virus’ è un virus che può presentarsi in più di 120 forme diverse, si trasmette per via sessuale e si replica nelle cellule dell’epidermide. Fra i 40 tipi di Papilloma Virus ano-genitali ci sono quelli ad alto rischio, così definiti perché spesso conducono a un tumore, e quelli a basso rischio, i quali possono portare a condilomi (verruche che si trovano sulle mucose, o nella zona perineale, e che se vengono trascurati possono far insorgere un tumore). L’Hpv può essere contratto e rimanere latente anche per 20-30 anni. Fortunatamente però nella maggioranza dei casi il sistema immunitario annienta il virus prima che si arrivi allo stadio cancerogeno.

In Italia si registrano circa 3000 casi di Hpv l’anno. Nel mondo la quota sale a 500mila, la stragrande maggioranza dei quali (l’80%) risiede nei ‘Paesi in via di sviluppo ’. Nella conferenza stampa di ieri sul tema del ‘Hpv’, Sergio Pecorelli ha presentato il nuovo test per l’individuazione dell’infezione virale, ammonendo i presenti sui rischi ai quali andiamo incontro: “Se non facciamo qualcosa ora per intervenire sui casi di infezione da Hpv, stando a quanto prevede l’Oms entro il 2025 avremo 800mila nuovi casi all’anno”.

Il Consiglio superiore di sanità (Css) raccomanda alle ragazze che abbiano raggiunto il dodicesimo anno di età la prevenzione tramite vaccinazione. Il Css raccomanda inoltre di effettuare lo screening attraverso il Pap-test ogni tre mesi per le donne trai 25 e i 64 anni, in modo da individuare eventuali lesioni precancerose.

Sono presenti 5 commenti

Anonimo ha detto...

Pap-test ogni 3 mesi??? Ma state scherzando? Di solito si fa ogni 1/2 anni...ogni 3 mesi lo trovo alquanto esagerato

Anonimo ha detto...

il pap test non è di per se sufficiente per la valutazione dell'infezione da HPV.
Bisogna associare il test molecolare per la valutazione della presenza ( screening ) e se postivo eseguire la tipizzazione per riconosecre il tipo virale.
Dr. Antonio Barbaro

luciano m. ha detto...

Il Pap-test ogni tre mesi è stressante per la donna e non porta a diagnosi sicure,poichè esso ha il 30% di falsi positivi/negativi.Penso che bisognerebbe farlo una volta l'anno insieme alla colposcopia,se si presentano delle lesioni precancerose allora si intensificano i controlli
Luciano M.

Anonimo ha detto...

Che razza d'informazione. Tre commenti uno diverso dall'altro, non c'è un protocollo ?

Anonimo ha detto...

Il protocollo esiste , almeno per sommi capi, l'esperienza mostra che il sistema pap test in fase liquida, associato ad indagine molecolare per screenig ed eventuale tipizzazione del virus
risulta assolutamente valido per la valutazione dello stato della paziente.
Ricordiamoci che c'è, invalsa, l'abitudine al controllo femminile, ma anche il maschio dovrebbe ricorrere al test di screenig, specie se presenta condilomi.

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