venerdì, novembre 18, 2011
Continua il percorso delle Università milanesi con Libera

Liberainformazione - Si è svolto presso l’Aula Lauree della facoltà di Scienze politiche “Immagini di mafia”, il quinto dei sette Seminari Interuniversitari promossi da LIBERA e organizzati con le principali università milanesi sui temi Mafie al Nord e Educazione alla legalità. Dopo quelli svoltisi in primavera in Statale, alla Cattolica, in Bicocca e alla Bocconi, mercoledì 16 novembre nove gruppi di studenti della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) hanno presentato i loro progetti relativi alla comunicazione del tema “mafia e antimafia” elaborati in collaborazione con Scienze politiche, in particolare con la supervisione del professore Nando dalla Chiesa, docente del corso di Sociologia della criminalità organizzata a Scienze politiche e presidente onorario dell’associazione Libera.

Due erano i target alternativi ai quali gli studenti potevano scegliere di rivolgersi: quello della cittadinanza milanese nella sua totalità o quello dei giovani. Gli elaborati hanno raccontato in modo originale e talvolta esemplare i tanti modi di comunicare l’urgenza del tema, utilizzando diversi toni (ora la serietà o addirittura la tristezza, ora l’umorismo) con tutti i mezzi di comunicazioni possibili: dal comunicato stampa, al video, dal manifesto da posizionare sulle metropolitane i monumenti o le bacheche, ai social network, sempre avendo presente la realtà territoriale milanese.

Una delle docenti Patrizia Moschella della NABA così presenta i risultati: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra a dimostrazione che il tema è complesso e che merita una attenzione multidisciplinare per essere affrontato in comunicazione in modo completo e corretto soprattutto dai giovani che arrivano a trattarlo in un contesto socioculturale piuttosto compromesso dalla mala informazione e da stereotipi fuorvianti anche se affascinanti (vedi il successo di videogiochi pericolosi come Mafia1 e 2: prodotti esteticamente eccellenti e intriganti sul piano della coinvolgimento interattivo)”.

“Quello che abbiamo fatto – ha concluso Moschella - è stato raccontare la storia e il contesto sociologico nel quale si inserisce il fenomeno criminale, analizzarne, attraverso la spalmatura mediatica, le derive in termini di mitizzazioni e ambiguità, fino al punto di individuarne le narrazioni trasversali/intra-mediali sulle quali si crea una cultura che non permette la comunicazione corretta della legalità. Abbiamo curato le proposte creative elaborate dagli studenti con accurati strumenti di comunicazione”.

Annamaria Testa, la nota pubblicitaria che si occupa di progetti integrati di comunicazione ha dato una preziosa serie di indicazioni su ciascun progetto, mentre l’architetto e Stefano Boeri, nuovo assessore alla cultura, ha apprezzato la scelta del tema nonché il dono che gli studenti di NABA fanno al Comune di Milano del materiale elaborato ai fini di un utilizzo di promozione della legalità; tra i commenti del pubblico cha ha riempito la sala interessante quello che ha sottolineato l’urgente necessità che tale materiale e in genere la formazione antimafia e più in genere alla legalità venga portata con ampiezza di mezzi nelle periferie milanesi.

Alla fine tutti hanno concordato sul fatto che “quando il campo viene sgombrato da rumori e dissonanze cognitive, la forza della creatività trova uno spazio vitale per esprimersi restituendo ai giovani la funzione generazionale a loro connaturata: l'innovazione”.

In uno dei prossimi numeri di Narcomafie si daranno dettagli e link ai contenuti del seminario.

I prossimi due seminari che concluderanno questo ciclo, inaugurato l’11 marzo 2011 alla Statale con l’incontro tra l’allora Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e don Luigi Ciotti, si svolgeranno:

- Il 23 novembre alle 15 al Politecnico di Milano sul tema “Gli habitat delle mafie nel Nord Italia: spazi in abbandono, sottoutilizzati, aperti e residuali”,

- Il 14 dicembre alle 9 allo IULM sul tema “Mafiosi eroi o criminali” per discutere dell’immagine che cinema e Tv offrono del fenomeno mafioso.

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