giovedì, ottobre 20, 2011
Primo giorno di lavori a Cuneo per gli oltre 100 giornalisti e i 15 relatori impegnati nel IX Forum internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura. Filo conduttore: gli strumenti per dare sostanza al concetto di democrazia e aumentare il controllo popolare sulle risorse naturali.

Greenaccord, Cuneo - Quali sono le soluzioni migliori per coinvolgere i cittadini nelle grandi scelte politiche del proprio Stato? Come è meglio riformare le attuali democrazie per evitare che collassino sotto il peso delle loro contraddizioni? Quali esperienze virtuose possono essere portate a modello? Come è possibile comunicare questi argomenti in modo che ne sia compresa l’importanza dall’opinione pubblica? Il IX Forum Internazionale dell’Informazione ambientale “People building future: media, democrazia e sostenibilità” organizzato dall’associazione Greenaccord a Cuneo, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, entra nel vivo con gli interventidei primi relatori che hanno analizzato i modi per passare dalla democrazia rappresentativa alla partecipazione sostanziale delle popolazioni locali.

“La democrazia non è solo forma ma anche contenuto. Il principio fondamentale di una vera vita democratica è difendere la libertà delle persone”, spiega il brasiliano Euclides Mance, fondatore del World Social Forum. “Ma che cosa vuol dire questo? Significa garantire il diritto a mangiare, a poter vivere una vita dignitosa, a essere informati correttamente, ad avere un’educazione valida e a vivere in un ambiente sano e non degradato. Ma in quante democrazie avviene davvero questo? In quanti Stati le persone possono davvero decidere sulla gestione delle risorse collettive e dei beni comuni? La proposta di un nuovo modello di sviluppo non è emersa né all’interno del mercato né nell’ambito delle istituzioni statali. E’ al contrario emersa grazie alle reti collaborative che danno voce alle istanze dei cittadini. Una vera e propria rivoluzione, quella delle reti, che sta diffondendo una critica culturale e propone un altro modo di vivere. La loro estensione è essenziale per ridurre il potere delle lobby e dare allo Stato il potere di difendere davvero gli interessi collettivi. Ma per fare questo, dobbiamo criticare a fondo l’idea stessa delle imprese capitalistiche: non è democrazia un sistema in cui il fatturato di una sola azienda, come Wal Mart, nel 2010 è stato di 422 miliardi di dollari, superiore al Prodotto interno lordo di 179 Paesi. Né che questa azienda abbia ottenuto profitti in un solo anno per 16 miliardi, cifra superiore al Pil di 79 Paesi. Senza democratizzazione dell’economia non si potrà avere democratizzazione della politica”.

Lo sfruttamento ineguale delle risorse, tra l’altro, danneggia i diritti non solo della generazione presente ma anche di chi ancora non è nato. Ecco perché serve una governance mondiale che in modo democratico coordini le politiche ambientali. “L’ambiente non ha referenti mondiali specifici, come invece accade nel settore economico”, spiega Amedeo Postiglione, presidente onorario della Corte di Cassazione e direttore della Fondazione ICEF (International Court of Environmental Foundation). “Abbiamo invece la necessità di considerare tre problemi: il depauperamento delle risorse, la loro degradazione e il diseguale accesso ad esse. Il principio etico dell’equità deve trasformarsi in principio giuridico e politico. Da qui l’esigenza di un organismo che finora è mancato e che dovrà essere uno dei punti cardine della prossima conferenza Onu a Rio dedicata allo sviluppo sostenibile. E’ una richiesta enunciata da Papa Benedetto XVI nella sua enciclica Caritas in Veritate e ripresa dal Parlamento europeo, che ha proposto la creazione di due autorità: un’Agenzia mondiale dell’Ambiente presso l’Onu e una vera Corte di Giustizia internazionale che giudichi sui reati ambientali”.

Ma per aumentare la partecipazione e il controllo democratico sulle questioni ambientali, molto si può fare anche a partire dal livello locale: “Le istituzioni più vicine ai cittadini sono quelle più facilmente influenzabili dall’opinione pubblica” spiega Robert Engelman, direttore esecutivo del Worldwatch Institute. “Le istituzioni locali devono sentirsi responsabili verso i cittadini e dialogare con loro. E avere il senso di responsabilità di rappresentare tutti. Non solo gli elettori ma anche le generazioni future. In modo che tutti possano beneficiare di una governance intelligente delle risorse comuni”.
E, a proposito della gestione dei beni comuni, il dibattito più avanzato è probabilmente quello che riguarda la gestione dell’acqua. Come assicurare il controllo democratico su questo bene cruciale è una delle domande che ci si pone a livello globale: “C’è un unico strumento principe che permette la partecipazione dei cittadini sulla gestione delle risorse idriche – spiega Hachmi Kennou, governatore del World Water Council – ed è la governance pubblica di questo bene primario. Sarebbe quindi necessario che in tutto il mondo le autorità locali e regionali si appropriassero di questo potere, per permettere alle popolazioni locali di controllare le attività di gestione. Come? Non solo con i propri rappresentanti all’interno delle istituzioni rappresentative, ma anche attraverso i comitati degli utenti e i comitati degli agricoltori”.

Nei prossimi tre giorni, i lavori del Forum saranno ospitati, oltre che nel Centro incontri della Provincia di Cuneo, anche nell’antico palazzo comunale di Saluzzo e nel Centro Ricerche Ferrero “La Filanda” di Alba.

Il programma completo del IX International Media Forum per la Salvaguardia della Natura è disponibile sul sito www.greenaccord.org. Nello stesso sito sarà possibile seguire l’intero forum in diretta streaming.


*Durante i lavori del FORUM Internazionale di Cuneo, visita la nostra photogallery su FLICKR
http://www.flickr.com/photos/greenaccord/ , un servizio per i colleghi giornalisti che potranno scaricare le immagini in alta definizione caricate in tempo reale durante i lavori. Cliccando il tasto destro sull'immagine, sarà possibile scaricare la foto nella definizione gradita
* Per i giornalisti interessati, l'ufficio stampa può fornire PRESS KIT VIDEO in qualità broadcast con coperture ed interviste
*SEGUI I LAVORI IN DIRETTA STREAMING SUL SITO WWW.GREENACCORD.ORG

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