venerdì, giugno 17, 2011
Profili medico-sanitari, etici e giuridici. E' in corso a Napoli, ieri e oggi, il secondo congresso nazionale che vede la folta partecipazione di medici provenienti da ogni ospedale d'Italia.

La nutrizione artificiale viene imposta per legge a chi non la vuole e viene negata a chi, nel corso della sua “Il paese in cui, alla fine della vita, la esistenza, ne ha bisogno, non è un bel paese”. È quanto ha dichiarato stamattina Domenico Gioffrè, responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato Toscana e direttore del convegno nazionale “La nutrizione artificiale nella vita e alla fine della vita: profili medico-sanitari, etici e giuridici” in corso di svolgimento a Napoli, fino a domani, venerdì 17 giugno. L’occasione è stata la presentazione, al Maschio Angioino, della “Carta della qualità e dei diritti delle persone in Nutrizione Artificiale”, redatta da CittadinanzAttiva Toscana Onlus-TDM, alla presenza di autorità istituzionali e accademiche e scientifiche. Tra questi, l’on. Schiano, presidente Quinta commissione sanità Regione Campania, il quale ha posto l’accento sull’importanza di “una tematica di rilievo nazionale che va affrontata con serietà e abnegazione e con le migliori qualità che in Campania non mancano”. Ha portato i suoi saluti Vasil Leonidovych Novak, responsabile per il Ministero della salute ucraino di tutte le problematiche relative alle malattie ematologiche dell’Ucraina, per stipulare un protocollo d’intesa con l’Ematologia della Fondazione Pascale per il trapianto di midollo osseo, essendo il reparto diretto da Antonello Pinto all’avanguardia a livello nazionale.
Preziosi anche gli interventi dei relatori: Adriano Amadei, Pietro Carideo, Arturo Cuomo, Lucio Lucchin, Tonino Pedicini.
In Italia, sono circa 40.000 i pazienti che necessitano della Nutrizione artificiale: per il 62% pazienti con patologie neurologiche, per il 24% malati oncologici, per il 4% soggetti con un’insufficienza intestinale cronica benigna, per il 10% pazienti con altre patologie. A queste persone malate, la nostra Sanità non offre, su gran parte del territorio nazionale, una risposta strutturata con team multidisplinari. Il 49% dei servizi ospedalieri e territoriali risulta totalmente privo di professionisti della nutrizione clinica. Manca un Osservatorio nazionale sulla Nutrizione Artificiale e in questo campo si registrano carenze nell’erogazione dei servizi, diseguaglianze regionali sulla qualità dei trattamenti, deficit di informazione, insufficienza formativa, inappropriatezza nelle prescrizioni e nell’operatività, cattive pratiche, ritardi, rischi clinici, e molto altro. A conferma di tutto ciò, le prestazioni di assistenza specialistica non sono comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Tra le richieste avanzate dal Tribunale per i Diritti del Malato, la necessità, in sede di Conferenza Stato-Regioni, di trovare un accordo per l’erogazione della Nutrizione Artificiale Domiciliare su tutto il territorio nazionale, superando le diseguaglianze che si registrano all’interno e tra i Servizi sanitari regionali; nel contempo, le Regioni che non hanno prodotto alcuna normativa sull’erogazione della NAD, in attesa di una ottimizzazione su scala nazionale dei servizi NAD, deliberino normative finalizzate a regolamentare l’attività NAD sul proprio territorio; si auspica inoltre che la NAD venga prescritta da Unità Operative (Strutture e/o Reparti) dedicate e identificabili all’interno dei percorsi assistenziali e facilmente accessibili ai cittadini bisognosi di tali terapie.
Le sessioni scientifiche del Convegno, tenute dai maggiori studiosi di nutrizione del nostro Paese, proseguono nell’Aula Cerra dell’Istituto Nazionale Tumori, Fondazione “G. Pascale” (via M. Semmola 1), e continuano venerdì 17 giugno, a partire dalle ore 9. Il Convegno è aperto a tutti.

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