Fra morti e dispersi la cifra è oltre 26 mila. L’acqua di Tokyo ritorna ai livelli normali di radioattività. Ritorna l’elettricità ai reattori 1 e 3. Tre operai sono stati ricoverati per contaminazione radioattiva. Riaperta l’autostrada verso il nord e il servizio di treni ad alta velocità. Molti sopravvissuti ancora non raggiunti dalle squadre di soccorso.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il numero di morti e scomparsi in Giappone è cresciuto fino a 26 mila, secondo le ultime cifre della polizia. Ma si teme che il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo, che ha colpito la costa nord dell’isola di Honshu sia ancora più devastante. I morti confermati sono oggi 9700, mentre rimangono 16501 i dispersi, con un totale di 26201. Il Paese sta affrontando anche la crisi nucleare, per le perdite di materiale radioattivo alla centrale di Fukushima, colpita dallo tsunami.
Oggi il governo ha anche riassicurato la popolazione di Tokyo affermando che l’acqua dei rubinetti è ritornata ai livelli normali di radioattività. Ieri i residenti della capitale erano stati avvertiti di non far bere acqua ai bambini per una concentrazione di iodio radioattivo, dannosa per i piccoli. Due giorni fa la concentrazione di iodio 131 era di 210 becquerel per chilo; oggi è sceso a 79. Il livello di normalità – non dannoso per la salute – è di 300 per gli adulti e 100 per i bambini.
Il dato più inquietante è che la presenza di iodio nell'acqua di mare, nei pressi della centrale di Fukushima, è aumentata fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge.
Quest’oggi i tecnici alla centrale di Fukushima sono riusciti a riportare l’elettricità alla camera di controllo del reattore n.1. Poche ore prima la corrente era stata riconnessa anche alla camera di controllo del reattore n.3.
I tecnici sono sicuri che in questo modo potranno far ripartire l’impianto di raffreddamento dei reattori, allontanando il pericolo di una fusione nucleare dovuta al surriscaldamento delle barre. Rimane in atto ancora il consiglio del ministero della Sanità di non mangiare verdure coltivate nella zona di Fukushima, anche se il loro livello di radioattività non è pericoloso.
Attualmente il massimo livello di radiazioni registrato nell’impianto nucleare è di 500 millisievert per ora. Ciò significa che gli operai che vi lavorano possono rimanere esposti per almeno mezz’ora senza problemi alla salute. Tre operai sono stati però ricoverati in ospedale perché contaminati dalle radiazioni. Le loro condizioni sono stabili.
Quest’oggi per la prima volta dopo il sisma è stata riaperta l’autostrada che congiunge Tokyo alla zona disastrata. Anche i treni ad alta velocità hanno ripreso le corse in modo parziale. Questo fa prevedere che gli aiuti e le squadre di emergenza potranno essere trasportate più velocemente nei luoghi del disastro. Ancora oggi, dopo 13 giorni dal sisma e dallo tsunami, vi sono aree non ancora raggiunte dalle squadre di soccorso. Molti sopravvissuti sono senza cibo, acqua o medicine.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il numero di morti e scomparsi in Giappone è cresciuto fino a 26 mila, secondo le ultime cifre della polizia. Ma si teme che il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo, che ha colpito la costa nord dell’isola di Honshu sia ancora più devastante. I morti confermati sono oggi 9700, mentre rimangono 16501 i dispersi, con un totale di 26201. Il Paese sta affrontando anche la crisi nucleare, per le perdite di materiale radioattivo alla centrale di Fukushima, colpita dallo tsunami.Oggi il governo ha anche riassicurato la popolazione di Tokyo affermando che l’acqua dei rubinetti è ritornata ai livelli normali di radioattività. Ieri i residenti della capitale erano stati avvertiti di non far bere acqua ai bambini per una concentrazione di iodio radioattivo, dannosa per i piccoli. Due giorni fa la concentrazione di iodio 131 era di 210 becquerel per chilo; oggi è sceso a 79. Il livello di normalità – non dannoso per la salute – è di 300 per gli adulti e 100 per i bambini.
Il dato più inquietante è che la presenza di iodio nell'acqua di mare, nei pressi della centrale di Fukushima, è aumentata fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge.
Quest’oggi i tecnici alla centrale di Fukushima sono riusciti a riportare l’elettricità alla camera di controllo del reattore n.1. Poche ore prima la corrente era stata riconnessa anche alla camera di controllo del reattore n.3.
I tecnici sono sicuri che in questo modo potranno far ripartire l’impianto di raffreddamento dei reattori, allontanando il pericolo di una fusione nucleare dovuta al surriscaldamento delle barre. Rimane in atto ancora il consiglio del ministero della Sanità di non mangiare verdure coltivate nella zona di Fukushima, anche se il loro livello di radioattività non è pericoloso.
Attualmente il massimo livello di radiazioni registrato nell’impianto nucleare è di 500 millisievert per ora. Ciò significa che gli operai che vi lavorano possono rimanere esposti per almeno mezz’ora senza problemi alla salute. Tre operai sono stati però ricoverati in ospedale perché contaminati dalle radiazioni. Le loro condizioni sono stabili.
Quest’oggi per la prima volta dopo il sisma è stata riaperta l’autostrada che congiunge Tokyo alla zona disastrata. Anche i treni ad alta velocità hanno ripreso le corse in modo parziale. Questo fa prevedere che gli aiuti e le squadre di emergenza potranno essere trasportate più velocemente nei luoghi del disastro. Ancora oggi, dopo 13 giorni dal sisma e dallo tsunami, vi sono aree non ancora raggiunte dalle squadre di soccorso. Molti sopravvissuti sono senza cibo, acqua o medicine.
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