martedì, gennaio 18, 2011
Bossoli a terra ovunque e segni dell'uso di artiglieria. Il palazzo presidenziale di Chartage è circondato da una fitta schiera di militari, all'indomani della battaglia che ha portato all'arresto del capo della sicurezza privata di Ben Ali e di almeno un migliaio di miliziani, che si erano asserragliati nella residenza.

di Gilberto Mastromatteo, Tunisi

PeaceReporter - Impossibile avvicinarsi all'edificio, le voci dei residenti della zona raccontano l'inferno di ieri pomeriggio: "Sembrava una guerra - dice Tarek - il conflitto a fuoco è durato almeno due ore. Ci sono stati morti". La situazione oggi sembra essere tornata alla normalità in diverse vie della città. Per quanto l'instabilità di questi giorni abbia ormai abituato tutti a rapidi cambiamenti di scenario. Nel centro di Tunisi si comincia a cercare di riaprire tutti i negozi che hanno al loro interno generi alimentari, per arginare l'emergenza cibo, che sta diventando sempre più dura, con il passare dei giorni e con il perdurare del coprifuoco, benché da ieri sia stato ridotto di un'ora.

Violenti scontri a fuoco tra esercito e miliziani si sono sviluppati ancora una volta in avenue Bourghiba, per tutto il pomeriggio di ieri. I militari hanno costretto alla resa alcuni cecchini appostati sui tetti di alcuni palazzi. Per raggiungere i numerosi hotel che si affacciano sulla via, dove alloggiano la gran parte dei giornalisti internazionali che sono in questi giorni a Tunisi, bisogna camminare radente ai palazzi, segnalando la propria presenza ai militari con le mani in alto. Ieri La strada oggi è stata riaperta, ma mantiene un aspetto spettrale. Incalcolabile l'ammontare dei danni.

Si invoca la pace per le strade. Si attende da un momento all'altro l'annuncio del nuovo governo d'emergenza da parte del primo ministro Mohammed Ghannouchi. Quello che sembra ormai certo è che il premier abbia deciso di escludere i partiti vicini al precedente governo, mentre il nuovo esecutivo sarà composto da rappresentanti del movimento Ettajdid (Rinnovamento), PDP, del Fronte democratico per il Lavoro e le Liberta' (FDTL), così come da figure indipendenti. Per quel che riguarda le prossime elezioni politiche - previste dalla Costituzione entro un periodo di sessanta giorni - saranno sorvegliate da una commissione indipendente a da osservatori internazionali, per garantirne la trasparenza e l'equità.

Si sta cercando di fare piazza pulita del regime di Ben Ali arrestando componenti dell'odiato clan della moglie Leila. I Trabelsi stanno finendo uno a uno nelle mani dell'esercito, specie dopo la rivelazione pubblicata oggi dalla stampa, secondo cui l'ex first lady sarebbe fuggita da Tunisi con una tonnellata e mezza di lingotti d'oro. Oggi è finito in manette Murad Trabelsi, cognato dell'ex presidente. Ieri è morto anche Imed, nipote di Leila, che era stato pugnalato alcuni giorni fa.

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