In questo arroventato periodo migliaia di italiani partiranno per le vacanze. E non importa se ci saranno code chilometriche da affrontare, una canicola da girone infernale e località di villeggiatura affollate all’inverosimile. Ciò che conta è fuggire dal cemento metropolitano, dalla sconsolante routine. Sussistono tuttavia altri modi per trascorrere la pausa estive, scegliendo località alternative oppure offrendo parte del proprio tempo a chi ne ha davvero bisogno…
del nostro collaboratore Stefano Buso
In Italia le ferie sono concentrate soprattutto nel mese di agosto. Fabbriche, negozi e attività chiudono i battenti – complice caldo e afa – alimentando così gli esodi verso le località di villeggiatura. Mare, monti, laghi e campagna: differenti le località gettonate dai vacanzieri, tuttavia la “pausa spiaggia” tra sabbia e tintarella resta la più desiderata. Secondo Federalberghi il 51,3% degli italiani partirà per la villeggiatura durante il periodo estivo. Inoltre, sempre dalla stessa fonte, arriva un altro dato interessante: quest’anno i giorni di permanenza fuori casa aumenteranno rispetto al 2009, passando da 10 a 12.
Oltre agli italiani si mettono in movimento molti stranieri, implementando così il flusso verso i luoghi di vacanza. Quasi nessuno è disposto a rinunciare all’agognata pausa estiva, anche se partire richiede un impegno economico e una buona dose di calma. Impegno monetario – va da sé – in relazione al momentaccio di crisi, e pazienza proprio perché in agosto in moltissimi scelgono l’opzione ferie. Gli spostamenti in automobile, lo stress causato dalle soste estenuanti, le attese alle stazioni ferroviarie o degli autobus mettono a dura prova i nervi dei turisti. Da decenni si blatera di partenze e spostamenti razionali, ferie frazionate, e poi nulla muta in tal senso, poiché difficilmente il popolo cambia le proprie abitudini.
In verità basterebbe davvero poco per modificare una tendenza apparentemente immutabile. Se per motivi di lavoro si usufruisce delle ferie unicamente nell’ottavo mese dell’anno, un’opportunità originale potrebbe esser quella di scegliere mete alternative alle solite, in apparenza meno attraenti, nondimeno foriere di relax e piacere. In Italia, fortunatamente, abbiamo tanti borghi, contrade e località affascinanti, e purtroppo ancora lontane dal turismo di massa: durante l’estate, potrebbero diventare oggetto di escursione.
Oltre a ciò, senza lasciare la città, un piacevole regalo per migliorare il proprio sapere potrebbero essere centri culturali, biblioteche civiche ed emeroteche, che non chiudono quasi mai durante questo mese e offrono pubblicazioni, giornali e letture stimolanti in ambienti climatizzati e decisamente confortevoli. E a costo zero!
Altra possibilità da considerare è quella di “donare” qualche ora della giornata a chi è meno fortunato e ha bisogno di un aiuto per la spesa quotidiana o una passeggiata. Un briciolo di altruismo e volontariato fa bene ad entrambi: chi lo offre e chi, grato, ne beneficia.
Ben venga dunque il riposo, le ferie estive, la sacrosanta pausa, tenendo tuttavia presente che oltre ai soliti trasferimenti caotici da un luogo di villeggiatura ad un altro, sussistono tante altre possibilità per investire il “capitale tempo” senza rinunciare a staccare la spina.
del nostro collaboratore Stefano BusoIn Italia le ferie sono concentrate soprattutto nel mese di agosto. Fabbriche, negozi e attività chiudono i battenti – complice caldo e afa – alimentando così gli esodi verso le località di villeggiatura. Mare, monti, laghi e campagna: differenti le località gettonate dai vacanzieri, tuttavia la “pausa spiaggia” tra sabbia e tintarella resta la più desiderata. Secondo Federalberghi il 51,3% degli italiani partirà per la villeggiatura durante il periodo estivo. Inoltre, sempre dalla stessa fonte, arriva un altro dato interessante: quest’anno i giorni di permanenza fuori casa aumenteranno rispetto al 2009, passando da 10 a 12.
Oltre agli italiani si mettono in movimento molti stranieri, implementando così il flusso verso i luoghi di vacanza. Quasi nessuno è disposto a rinunciare all’agognata pausa estiva, anche se partire richiede un impegno economico e una buona dose di calma. Impegno monetario – va da sé – in relazione al momentaccio di crisi, e pazienza proprio perché in agosto in moltissimi scelgono l’opzione ferie. Gli spostamenti in automobile, lo stress causato dalle soste estenuanti, le attese alle stazioni ferroviarie o degli autobus mettono a dura prova i nervi dei turisti. Da decenni si blatera di partenze e spostamenti razionali, ferie frazionate, e poi nulla muta in tal senso, poiché difficilmente il popolo cambia le proprie abitudini.
In verità basterebbe davvero poco per modificare una tendenza apparentemente immutabile. Se per motivi di lavoro si usufruisce delle ferie unicamente nell’ottavo mese dell’anno, un’opportunità originale potrebbe esser quella di scegliere mete alternative alle solite, in apparenza meno attraenti, nondimeno foriere di relax e piacere. In Italia, fortunatamente, abbiamo tanti borghi, contrade e località affascinanti, e purtroppo ancora lontane dal turismo di massa: durante l’estate, potrebbero diventare oggetto di escursione.
Oltre a ciò, senza lasciare la città, un piacevole regalo per migliorare il proprio sapere potrebbero essere centri culturali, biblioteche civiche ed emeroteche, che non chiudono quasi mai durante questo mese e offrono pubblicazioni, giornali e letture stimolanti in ambienti climatizzati e decisamente confortevoli. E a costo zero!
Altra possibilità da considerare è quella di “donare” qualche ora della giornata a chi è meno fortunato e ha bisogno di un aiuto per la spesa quotidiana o una passeggiata. Un briciolo di altruismo e volontariato fa bene ad entrambi: chi lo offre e chi, grato, ne beneficia.
Ben venga dunque il riposo, le ferie estive, la sacrosanta pausa, tenendo tuttavia presente che oltre ai soliti trasferimenti caotici da un luogo di villeggiatura ad un altro, sussistono tante altre possibilità per investire il “capitale tempo” senza rinunciare a staccare la spina.
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