E' alle fasi finali il pellegrinaggio dei giornalisti di Greenaccord con i giovani pistoiesi
Santiago de Compostela – I giornalisti cattolici di Greenaccord hanno percorso, insieme ai 55 giovani della diocesi di Pistoia, 150 km del Cammino di Santiago. Oggi sono finalmente arrivati nella città di Santiago, camminando con il Vescovo di Pistoia, Mansueto Bianchi, il console italiano in A Coruna, Francesco Milani, il vicesindaco di Pistoia Mario Tuci, e il direttore della pastorale giovanile della Diocesi di Pistoia, don Simone Amidei. Con loro, un numeroso gruppo di famiglie pistoiesi che hanno condiviso la fatica del cammino e la ricerca spirituale. Ogni passo ha raccontato una storia che unisce sempre di più l’uomo alle meraviglie del creato. Un legame che Greenaccord vuole tutelare, rafforzare e raccontare. La delegazione pistoiese è stata accolta dall’Assessore all’Urbanistica ed istruzione della giunta comunale di Santiago presso il palazzo del Comune. La Santa Messa, celebrata dal Vescovo di Pistoia nella cattedrale di Santiago, ha visto la partecipazione di tanti giovani e meno giovani italiani. Un importante momento di fede e di riflessione, di rielaborazione di quelle che sono state le emozioni di tanti giorni di cammino, spesso in solitudine, altre volte a fianco di persone sconosciute, con culture e modi di vedere e vivere il mondo in maniera diversa.Nel 2010 coincidono diversi accadimenti che portano a Santiago: è anno compostelano (ricorre ogni qualvolta il 25 luglio cade di domenica), il Santo Padre Benedetto XVI vi andrà pellegrino in autunno, si sta realizzando il gemellaggio tra Santiago e Pistoia poiché in questa città è conservata una reliquia di San Giacomo e, per quanto riguarda Greenaccord, ha tenuto il suo VII Forum per la Stampa cattolica sui temi della Salvaguardia del Creato proprio a Pistoia e sul tema “L’Umanità in cammino nel Creato”.
Per prolungare la riflessione sul tema del cammino, Greenaccord ha inviato 6 giornalisti al seguito del pellegrinaggio a Santiago dei giovani della diocesi di Pistoia, con questi intendimenti: far vivere direttamente l’esperienza del cammino, condividere l’esperienza con dei giovani per documentare il loro cammino interiore dalla partenza al ritorno, raccontare ai destinatari dei loro media l’esperienza vivendone la dolcezza, le difficoltà, la fatica, la gioia, la solitudine, la condivisione.
Il cammino è interiormente legato al Creato. Si può affermare che il creato è il “contenitore” del cammino di tutta l’umanità: il creato ci accoglie, ci protegge, ci consente di vivere. Ma è anche vero che l’uomo lascia una traccia di sé nel Creato ed è chiamato a far sì che tale impronta sia meno impattante possibile ed anzi che lasci il Creato migliorato. In tal modo l’uomo diventa collaboratore dell’opera creatice di Dio. Inoltre, tutti i grandi itinerari di cammino sono inseriti in un contesto naturale che consente alla persona di entrare in contatto con Dio: il Creato diventa così una via diretta e immediata per giungere al Creatore, ringraziarlo e lodarlo per le sue meraviglie.
Il cammino di Santiago, come qualsiasi altro cammino, è in ultima analisi la metafora della vita: si snoda in salita, in discesa, in piano, in tratti con sole, in tratti in ombra, in tratti sotto la pioggia, su terreno scosceso, su terreno favorevole. Anche la vita di tutti i giorni è così: vi sono periodi di salita in cui tutto sembra essere faticoso e terribile, vi sono periodi di discesa in cui sembra tutto facile ed immediato, vi sono periodi di piano dove la regolarità ci consente di andare tranquilli, vi sono momenti in cui non sia sa che scelte fare e dove poggiare i piedi, vi sono momenti in cui l’appoggio è sicuro e non si rischia di cadere, vi sono momenti di luce, di buio, di ombra, di arsura. Fare l’esperienza del cammino significa condensare in pochi giorni tutti i vari aspetti della nostra vita.
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