domenica, aprile 18, 2010
Sgomento e preoccupazione per l’aggravarsi della situazione in Somalia è espresso attraverso un comunicato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), in seguito agli scontri dell’ultima settimana in cui hanno perso la vita almeno 30 civili, tra i quali alcuni bambini.

Radio Vaticana - I bombardamenti in questione sono stati i peggiori degli ultimi mesi, e infatti le strutture sanitarie sono al collasso. L’appello dell’Acnur alle parti in conflitto è quello di risparmiare le abitazioni civili e le aree densamente popolate della capitale, Mogadiscio, dove sono ospitati 300mila sfollati. A causa dell’ultima ondata di violenza, si calcola che almeno 500 persone siano fuggite e così si arriva a quota 169mila solo nell’ultimo anno. Di questi, 20mila sono scappati verso i Paesi confinanti, specialmente Kenya, Etiopia e Yemen.
Gli sfollati interni sono 1,4 milioni: 570mila sono rifugiati e tre milioni dipendono dagli aiuti umanitari. La maggior parte si è rifugiata nei campi del corridoio di Afgooye, a 30 km a ovest della capitale; altri sono ospiti da amici e parenti.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa