martedì, aprile 20, 2010
Bandiere a mezz’asta in tutto il mondo e silenzio. Timori per l’arrivo della neve proprio sull’epicentro del terremoto. Monaci tibetani affermano che il bilancio delle vittime è molto più alto.

Jiegu (AsiaNews/Agenzie) - La Cina ha decretato per domani una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime del terremoto nel Qinghai, mentre proprio oggi il bilancio dei morti è giunto a 2039 morti. Altri 195 persone sono disperse. Il Consiglio di Stato ha decretato che domani tutte le bandiere della nazione, alle ambasciate a ai consolati nel mondo saranno issate a mezz’asta. Anche gli intrattenimenti saranno sospesi. Proseguono intanto senza sosta le ricerche per i sopravvissuti. Ieri una donna anziana, una bambina e una terza persona sono stati tratte in salvo ancora vive a una settimana dal sisma.

Per i sopravvissuti vi sono difficoltà nella distribuzione degli aiuti e ieri aveva cominciato a cadere la neve. Secondo il servizio meteo nella settimana sono attese nevicate proprio nella zona di Jiegu, vicino all’epicentro del sisma.

Nell’aiuto alla popolazione colpita lavorano anche centinaia di monaci tibetani della zona o delle province vicine. Secondo loro il bilancio dei morti e molto più alto di quello ufficiale. Un monaco di Jiegu ha dichiarato che solo tre giorni fa, il 17 aprile, essi hanno cremato 2100 salme.

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