martedì, aprile 13, 2010
Dal giorno dell'arresto sei operatori non erano più rientrati nella struttura. L'ospedale di Emergency a Lashkar-gah é in questo momento in mano della polizia afgana e del personale locale.

Ansa.it - Nessun operatore internazionale è operativo nella struttura sanitaria. Lo si apprende dalla ong italiana. Questa mattina il personale internazionale dell'ospedale che ancora si trovava a Lashkar-gah, dopo l'arresto di Dell'Aira, Garatti e Pagani, ha preso un volo per Kabul diretto alle strutture di Emergency della capitale afgana. Si tratta di sei operatori, cinque italiani (di cui quattro donne) ed un indiano. Dal giorno dell'arresto dei tre italiani, questi sei operatori si trovavano nelle loro case e non erano più rientrati in ospedale. Alla base della decisione, presa da Emergency d'intesa con le autorità, anche motivi di sicurezza. L'organizzazione sottolinea di non avere ancora notizie dei tre arrestati e di non sapere dove si trovano.

SARAJEVO - "Vi erano altre quattro persone che erano state trattenute in un primo momento a disposizione della polizia per indagini ma sono intervenuto con il ministro degli Esteri e degli Interni afgani e abbiamo ottenuto che queste persone siano autorizzate a lasciare il paese". Lo ha precisato il ministro degli Esteri Franco Frattini intervenendo da Sarajevo a Porta a Porta, e rispondendo a una domanda sulla reale situazione di altri quattro dipendenti dell'ospedale di Emergency inizialmente coinvolti. "Questo dimostra - ha spiegato Frattini - il mio impegno personale e dell'ambasciata fin dal primo momento". "E' dovere dell'Italia che i nostri connazionali, a qualunque organizzazione appartengano, vengano garantiti e tutelati". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini intervenendo da Sarajevo a Porta a Porta. "Sono convinto - ha precisato Frattini - che tutto debba essere fatto per garantire una investigazione equa, trasparente, e conforme alle regole", perché "é interesse dell'Italia aiutare a dimostrare che le accuse non sono vere". Servono, ha detto ancora il ministro, "piena garanzia e piena presunzione di innocenza fino alla sentenza". Frattini ha spiegato che in Afghanistan è attualmente in vigore un codice di procedura penale temporaneo secondo il quale "la magistratura afgana ha quindici giorni di tempo per formulare le accuse dal giorno dell'arresto". (continua a leggere)


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