L'invito di Benedetto XVI nel messaggio: «La stagione della vita in cui siete immersi è tempo di scoperta e di scelte fondamentali». Un invito a non temere le domande difficili dell’esistenza e ad affrontarle, nella certezza che Dio saprà offrire le risposte.
PapaBoys - È l’invito espresso da Benedetto XVI nel Messaggio per la XXV Giornata mondiale della gioventù, che si celebra quest’anno a livello locale in tutte le diocesi nella Domenica delle Palme. Il tema è un passo del Vangelo di Marco: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Si articolerà intorno a questo filo conduttore anche l’incontro che giovedì 25 marzo, a partire dalle 19, porterà in piazza San Pietro i giovani della diocesi di Roma insieme ai loro coetanei provenienti da tutte le diocesi del Lazio. L’occasione: il tradizionale incontro con il Santo Padre che accompagna la preparazione alla Giornata mondiale della gioventù, il giovedì precedente la celebrazione delle Palme.
Una consuetudine nata con Giovanni Paolo II e poi fatta sua anche da Benedetto XVI, che per quest’anno si sposta in un orario serale. Per coinvolgere insieme ai ragazzi anche i partecipanti alla prima edizione della Gmg o a quella del 2000, ancora a Roma, a Tor Vergata. Una presenza, la loro, che sarà anche testimonianza per gli adolescenti di oggi. Per questo anche il Papa, riferisce don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile, «ha accettato di incontrarli di sera, in un orario più congeniale per loro». È bello, osserva commentando ancora il testo del Messaggio, «che il Papa dica ai giovani che è normale porsi delle domande, avere dei dubbi, chiedersi cosa si debba fare, se si è soddisfatti della propria vita, in cosa consista una vita riuscita, cosa sia la vita eterna, interrogarsi sul futuro definitivo, che orienta i nostri progetti e tutta la vita terrena».
Illustrando l’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con il giovane ricco, il Papa si rivolge alle nuove generazioni evidenziando «l’attenzione di Gesù verso i giovani, verso di voi, verso le vostre attese, le vostre speranze, e mostra quanto sia grande il suo desiderio di incontrarvi personalmente e di aprire un dialogo con ciascuno di voi». Un amore, quello di Dio, che «permette di superare tutte le prove: la scoperta dei nostri peccati, la sofferenza, lo scoraggiamento». Nota il Pontefice: «La stagione della vita in cui siete immersi è tempo di scoperta: dei doni che Dio vi ha elargito e delle vostre responsabilità. È, altresì, tempo di scelte fondamentali per costruire il vostro progetto di vita».
Come il giovane del Vangelo, si legge nel testo di Benedetto XVI, «forse anche voi vivete situazioni di instabilità, di turbamento o di sofferenza». Di qui le parole di incoraggiamento che sembrano voler raggiungere i giovani a uno a uno: «Non abbiate paura di affrontare queste domande! Lontano dal sopraffarvi, esse esprimono le grandi aspirazioni, che sono presenti nel vostro cuore». E una convinzione: «Siate certi che vi risponderà».
Quello del Papa, osserva don Mirilli, «è un invito a mettersi in ascolto delle risposte di Dio, e a non aver paura di esse». Anche il Papa, il 25 sera, risponderà a tre domande concrete legate proprio al brano evangelico che dà il tema alla XXV edizione della Gmg, e che sarà proclamato in piazza San Pietro dopo l’ingresso della Croce delle Giornate della gioventù portata dai giovani universitari di Tor Vergata. Benedetto XVI invita i giovani a porre interrogativi e a cercare le risposte nella Parola di Dio. «Ma li esorta pure a non scoraggiarsi per la crisi che il mondo giovanile vive - rileva il direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile -, a non rinunciare ai sogni, perché il futuro è nelle mani di chi sa cercare ragioni forti di speranza, a impegnarsi, anche attraverso lo studio e la formazione personale, per essere competenti nel mondo e servire così il bene comune».
Per partecipare all’incontro è necessario ritirare i pass - totalmente gratuiti - disponibili presso il Servizio diocesano per la pastorale giovanile (Palazzo del Vicariato, piazza San Giovanni in Laterano 6/a, II piano, tel. 06.69886573). Con gli stessi pass sarà possibile anche partecipare alla celebrazione della Domenica delle Palme presieduta dal Papa in piazza San Pietro, alle 9.30.
PapaBoys - È l’invito espresso da Benedetto XVI nel Messaggio per la XXV Giornata mondiale della gioventù, che si celebra quest’anno a livello locale in tutte le diocesi nella Domenica delle Palme. Il tema è un passo del Vangelo di Marco: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Si articolerà intorno a questo filo conduttore anche l’incontro che giovedì 25 marzo, a partire dalle 19, porterà in piazza San Pietro i giovani della diocesi di Roma insieme ai loro coetanei provenienti da tutte le diocesi del Lazio. L’occasione: il tradizionale incontro con il Santo Padre che accompagna la preparazione alla Giornata mondiale della gioventù, il giovedì precedente la celebrazione delle Palme.Una consuetudine nata con Giovanni Paolo II e poi fatta sua anche da Benedetto XVI, che per quest’anno si sposta in un orario serale. Per coinvolgere insieme ai ragazzi anche i partecipanti alla prima edizione della Gmg o a quella del 2000, ancora a Roma, a Tor Vergata. Una presenza, la loro, che sarà anche testimonianza per gli adolescenti di oggi. Per questo anche il Papa, riferisce don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile, «ha accettato di incontrarli di sera, in un orario più congeniale per loro». È bello, osserva commentando ancora il testo del Messaggio, «che il Papa dica ai giovani che è normale porsi delle domande, avere dei dubbi, chiedersi cosa si debba fare, se si è soddisfatti della propria vita, in cosa consista una vita riuscita, cosa sia la vita eterna, interrogarsi sul futuro definitivo, che orienta i nostri progetti e tutta la vita terrena».
Illustrando l’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con il giovane ricco, il Papa si rivolge alle nuove generazioni evidenziando «l’attenzione di Gesù verso i giovani, verso di voi, verso le vostre attese, le vostre speranze, e mostra quanto sia grande il suo desiderio di incontrarvi personalmente e di aprire un dialogo con ciascuno di voi». Un amore, quello di Dio, che «permette di superare tutte le prove: la scoperta dei nostri peccati, la sofferenza, lo scoraggiamento». Nota il Pontefice: «La stagione della vita in cui siete immersi è tempo di scoperta: dei doni che Dio vi ha elargito e delle vostre responsabilità. È, altresì, tempo di scelte fondamentali per costruire il vostro progetto di vita».
Come il giovane del Vangelo, si legge nel testo di Benedetto XVI, «forse anche voi vivete situazioni di instabilità, di turbamento o di sofferenza». Di qui le parole di incoraggiamento che sembrano voler raggiungere i giovani a uno a uno: «Non abbiate paura di affrontare queste domande! Lontano dal sopraffarvi, esse esprimono le grandi aspirazioni, che sono presenti nel vostro cuore». E una convinzione: «Siate certi che vi risponderà».
Quello del Papa, osserva don Mirilli, «è un invito a mettersi in ascolto delle risposte di Dio, e a non aver paura di esse». Anche il Papa, il 25 sera, risponderà a tre domande concrete legate proprio al brano evangelico che dà il tema alla XXV edizione della Gmg, e che sarà proclamato in piazza San Pietro dopo l’ingresso della Croce delle Giornate della gioventù portata dai giovani universitari di Tor Vergata. Benedetto XVI invita i giovani a porre interrogativi e a cercare le risposte nella Parola di Dio. «Ma li esorta pure a non scoraggiarsi per la crisi che il mondo giovanile vive - rileva il direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile -, a non rinunciare ai sogni, perché il futuro è nelle mani di chi sa cercare ragioni forti di speranza, a impegnarsi, anche attraverso lo studio e la formazione personale, per essere competenti nel mondo e servire così il bene comune».
Per partecipare all’incontro è necessario ritirare i pass - totalmente gratuiti - disponibili presso il Servizio diocesano per la pastorale giovanile (Palazzo del Vicariato, piazza San Giovanni in Laterano 6/a, II piano, tel. 06.69886573). Con gli stessi pass sarà possibile anche partecipare alla celebrazione della Domenica delle Palme presieduta dal Papa in piazza San Pietro, alle 9.30.
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