I carcerati dell'Unità Provinciale n. 40 di Lomas de Zamora hanno trascritto nel sistema braille per non vedenti l'opera "Con Maria preghiamo Gesù", per iniziativa della Pastorale penitenziaria di Lomas de Zamora
Radio Vaticana - L'opera, che comprende i venti misteri del Rosario e l'inno Akathistos, sarà consegnata oggi, 25 marzo, nella festa dell'Annunciazione, al monastero delle Adoratrici Sacramentine di Don Orione, che sono suore non vedenti. Il gesto dei detenuti del carcere - riporta l'agenzia Fides - coincide con la quinta settimana di Quaresima, che dedica il sabato al canto dell’inno Akathistos, che è "un inno di ringraziamento, che ci ricorda l'intervento miracoloso della Madre Immacolata di Dio, e che prega per l'unità della Chiesa", ha ricordato il diacono Roberto Bassetto a una agenzia cattolica locale. Il canto Akathistos è una preghiera litanica che si recita in piedi (da qui il suo nome), poco conosciuto in Occidente ma molto diffusa in Oriente, che risale al V secolo. "Racconta in pratica tutta la Storia della Salvezza e l'Incarnazione del Verbo attraverso i suoi versi ispirati e scritti in rima come litanie" ha spiegato. Giovanni Paolo II lo ha proposto nuovamente all’attenzione dei fedeli e a chi lo recita sono state concesse le stesse indulgenze previste per il Santo Rosario. Il diacono Bassetto ha affermato che "quando onoriamo la Madre della Chiesa, con il Rosario e con l’Akathistos, preghiamo con i 'due polmoni' per l'unità della Chiesa".
Radio Vaticana - L'opera, che comprende i venti misteri del Rosario e l'inno Akathistos, sarà consegnata oggi, 25 marzo, nella festa dell'Annunciazione, al monastero delle Adoratrici Sacramentine di Don Orione, che sono suore non vedenti. Il gesto dei detenuti del carcere - riporta l'agenzia Fides - coincide con la quinta settimana di Quaresima, che dedica il sabato al canto dell’inno Akathistos, che è "un inno di ringraziamento, che ci ricorda l'intervento miracoloso della Madre Immacolata di Dio, e che prega per l'unità della Chiesa", ha ricordato il diacono Roberto Bassetto a una agenzia cattolica locale. Il canto Akathistos è una preghiera litanica che si recita in piedi (da qui il suo nome), poco conosciuto in Occidente ma molto diffusa in Oriente, che risale al V secolo. "Racconta in pratica tutta la Storia della Salvezza e l'Incarnazione del Verbo attraverso i suoi versi ispirati e scritti in rima come litanie" ha spiegato. Giovanni Paolo II lo ha proposto nuovamente all’attenzione dei fedeli e a chi lo recita sono state concesse le stesse indulgenze previste per il Santo Rosario. Il diacono Bassetto ha affermato che "quando onoriamo la Madre della Chiesa, con il Rosario e con l’Akathistos, preghiamo con i 'due polmoni' per l'unità della Chiesa".| Tweet |
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